18 Dissertazione Auttor Libelli, qui dici tur Pamphylus. Auttor Libelli, qui dicitur Facetus . Auttor Libelli, qui incipit Grcecorum fludia . Auclor dottrince rudium . Balbo religiofus . Gualrerius de Caflillione verjilogus . Maithceus Vindocinenfis Dottor Grammaticus . Henricus Samarienfìs verfilogus Dottor Grammaticus . Gualjredus Anglicus verfilogus. Ricardus Judex Venufinus verjìloqus . Urfo Januenjìs verjilogus . Vtlichnius verfilogus . Bertrandus . Jacobus Beneventatius verjilogus. Auttor Libelli de moribus Medicorum . Auttor Libelli , qui incipit Aftrolabi . Belhnus Dottor Grammaticus . Montena-rius Paduanus . Proverbia metrica extra ordinem Librorum vagantia, Proverbia vulgaria . Di quefii Autori o Verfificatori ho dato un faggio , che ftimo fuperfluo riferire qui. Debbo anche far menzione di un altro Codice MSro della fteiTa Biblioteca Ambrofiana, che contiene Alber-tani Causidici Bnxienfìs Opus de dottrina, dicendi & tacendi, compojitum Anno MCCX.LV. de Menfe Decembris ad Stephanum & Vincentium filios. Item Liber Conjolationis & Conjilii. De Amore & Dilettione Dei & Pro-ximi. De forma vitee . De Amicis rebusque corporalibus . De amore rerum incorporalium &c. Queiti argomenti egli tratta con paffi e fentenze fue, e delle facre Lettere, e d’Autori profani in profa e verfo . Egli è ivi appellato Magifìer Albertanus de Santta Agatha . Che la Lingua Latina cominciaile per induftria de gl’ Italiani a ri-metterfi in vigore fin dal Secolo XIV. fi può comprendere da varj Autori da me dati alla luce nella Raccolta Rer. ¡tal. e dall’ Opere Latine del Petrarca, per tacere d’altri. Che a i medefimi fi deggia attribuire il riforgimento anche della Lingua Greca in Italia, non v’ha chi noi fap-pia . Veramente niun Secolo c’è fiato , in cui l’Italia fia fiata priva di qualche intendente della medefima. Alcuno n’ebbe fempre Roma atto ad interpretare i Libri, e le Epiftole de’Greci. Leggonfi tuttavia ne’ Codici MSti alquante fienili Traduzioni, e maifimamente delle Opere del Grifoftomo, che anche a me fon pallate per le mani. Imperciocché oltre alle antichiffime di molte Omilie di quel Santo incomparabil Oratore fatte da Aniano e Muziano , Giovanni Burgundio Pifano circa l’An-no ii 50. uomo peritiiìnno della Lingua Greca moke più ne traduiTe , ficcome ancora varj Opufcoli de’Santi Gregorio NifTeno , e Giovanni Da-mafeeno . Nel qual tempo ancora fiorì Ugo Eteriano, e fuo Fratello Leone, di Nazione Tofcani. Aggiunganfi altri più antichi, annoverati da Sigeberto, cioè da Leone II. Papa , Paolo Diacono Napoletano, Anafla-fio Bibliotecario , Pelagio Diacono, e Pietro Suddiacono della Chicfa Romana, che dal Greco trafportarono in Latino molti Libri. Così nel Secolo Nono fiorirono Giovanni Diacono in Napoli, e nel Decimo Liut-prando Pavefe , pofeia Vefcovo di Cremona, amendue peritiffinfi di quella Lingua. Così vedemmo , che nel Secolo Undecimo, e nel feguente Milano ebbe più d’uno intendente di effa, e lo fteflo Qhryfolao, detto