3 04 Dissertazione le Pifana, dove fra P altre munificenze lì legge la feguente: P raterea da-mus & concedimus vobis in Feudum medietattm PaUrmi , & Muffante , & Salemia ( cioè Salerno ) & Neapolis , cum medietate agrorum, & por uum> vel ahorum, qua excoluntur ab ipfii Civitatibus ; & toiam Gaetam , & Ma-^ara, & Trapolim , cum totis agns, & cateris, qua fupra [cripta funt ; & in unaquaque alia Cigliale, quam Tancredus tenet, Rugam convenientem Pi-fams Mercatoribus. Poteva egli maggiormente slargare la bocca ? Ma chi fa Leghe ingorde co i più potenti, iì prepari a contentarli pofeia di poco , o nulla . Siccome vedemmo, Federigo I. Augufto s’era rifervato nella Pace di Coltanza caujfas Appellationum, o fiale appellai oni delle caufe, per maggior prova del fupremo fuo dominio. Vedefi anche prefervato quello diritto ne’Privilegj fopra accennati, conceduti alle Città di Brefcia e Siena. Nulladimeno affinché non riufciffe di troppo aggravio, fe le Appellazioni fi doveffero portare al Tribunale de gì’ Imperadori per lo piti abitanti in Germania : fu decretato, che nelle Provincie Italiane Tempre ci foffe alcuno, deputato dall’Imperadore, che riceveffe tali Appellazioni, e decidelfe le caufe con definitiva fentenza . Già feci vedere nella Par. I. Cap. 36. delle Antichità Efteniì , che tal Carica fu addoffata ad Obi^io Marchefe dì Efle da Arrigo VI. Re, e pofeia confermata ad Azzo VI. Marchefedi lui figlio o nipote. Rapportai anche nel Cap. 39. il Diploma, con cui nell’Anno 1207. Filippo Re de’Romani, Fratello del fuddetto Arrigo, concedette al medefimo Marchefe Azzo caufas Ap-pellationum de Marchia Veronenfi in beneficilim, con ifyecificare nominata-mente in his Civitatibus Verona, Vicenda , Paòua, Tarvifio , Tridento, Feltro , Belluno &c. Aggiungo ora, che il fopradetto Ob’^o Marchefe 3’Efle dallo fteffo Federigo I. fu coftituito fuo Vicario a ricevere le Appellazioni della Marca medefima di Verona o fia di Trivigi, e dovette ef-fere il primo dopo la Pace di Coftanza, che in quelle contrade eferci» tò sì nobil impiego. Ciò apparile« da due Atti, il primo de’quali , da me copiato dall* Archivio del Cap.tolo de* Canonici di Padova , contiene la Sentenza da effo Marchefe Obizzo profferita nell'Anno 1186. per 1’ Appellazione a lui portata di una lite vertente fra effi Canonici, e Gi-rardo da Vigodarzere. S’intitola egli così : Ego Marchio Obi^o, commif-Jls nobis per Imperatorem Appeìlationibus totius Padua , atque ejus Difin* cius &c. Copiai l’altro Atto dall’Archivio infigne dell’ anrichiifimo Moni-ilero di San Zenone di Verona ; ed è un’altra Sentenza da lui proferita nell’Anno 1187. per controverfia di Gerardo Abbate di quel Moniftero da Nicolao de gli Avvocati , dove ha quefto titolo : Ego Opi^o Marchio de Hejl, Vicarius & Nuncius Domni Imperatoris Fnderici ad audiendas caufas Appellationum Verona & ejus diflricìus &c. Ma sì fatte Appellazioni, e i Prefidenti deputati per quefto da gli Augufti, cominciarono dopo quak che