j 06 Dissertazione Veronefì cacciato in prigione Ricciardo Conte di San Bonifazio, uno de* principali Maggiorenti della Fazione Guelfa , i cui Antenati gran tempo erano flati Conti, cioè Governatori perpetui della fteffa Città di Verona . Per teiHmonianza di Gerardo Mauriiìo , i Lombardi ( cioè la Società di Lombardia ) nell’Anno feguente tanto iì adoperarono, eh’eiTo Conte fu alle lor mani congegnato. Allora fecero premura, quod Comes juraret Societatem Lombardorum: qui & ipfe juravit. Si itudiarono eziandio di tirare in eiTa Lega Eccelino ed Alberico fuo fratello ; ma in vano, perchè amendue erano fpaiìmati Ghibellini . Aggiugne lo Storico Rolan-dino Lib. III. Cap. 6. avere il Podeftà di Padova in quell’ Anno o nel feguente operato tam fideliter & prudenter curri Poteflatibus & Recloribus Lombardia , quoi renovaia funt facramenta , & Lombardorum Socieias ejì firmala . Lo fteflo fu praticato in altre occafioni fimili. Che fe alcuno non fi voleva arrendere a i comandamenti de i Rettori della Società , con-tra di lui s’intimava il Bando de' Lombardi, accennato dal fuddetto Mau-rifio . Ma fpezialmente a’tempi di Federigo IL Augufto la Lega de’Lom-bardi tornò a rinvigorirai, per opporli alle novità di quel Principe, che fembrava voler battere le pedate dell’ Avolo fuo in danno della pubblica Libertà. Nè pure dopo la morte d’eifo Secondo Federigo cefsò, anzi più Erettamente fi fortificò eifa Lega, perchè il Ghibeilinifrno andava prendendo gran piede. Ho io pubblicato uno Strumento , efifte-nte nel Regiftro antico del Comune di Modena , da cui apparifee , che nella Città di Brefcia l’Anno 1252. per cura del Cardinale Ottaviano Diacono di Santa Maria in Via lata , concorfero i Deputati di Milano , A-leffandria, Brefcia, Mantova, del Marche fe 3' E fi e e Comune di Ferrara, di .Bologna, Modena, Parma , dell’ Umverfi'à de' Piacentini , Reggiani, e Cre~ monefi eflnnfeci, o iia Fuorufciti, cioè cacciati fuori delle loro Città, e di Alberico da Romano, e del Comune diTrivigi, e tutti a riferva de’Reg-giani juraverunt Societatem Lombardia , Marchia Trivijana , & Romamo-la, in cui anche entrò per la fua quota la Chiefa Romana, obbligandoti il Pontefice Innocenzo IV. di mantenere trecento Militi, cioè Soldati a cavallo , ducento de’quali ad tres equos, & alios ad duos. Si vede, che anche Novara, e gli Eflnnfeci di Vercelli vi aderirono, e fu conchiufo di dar foccorfo Domino Macchioni Extenfi, Domino Albrico de ,Romano, & Corniti Veronenfi ( così era chiamato il Conte di San Bonifazio ) 6* Domino Binquino de Camino, e a’Fuorufciti di Vercelli . Erano tutti quelli contraenti Guelfi , i quali con quefta Lega fi provvidero contra di Eccelino da Romano, ed Oberto Marchefe Pelavicini, potenti Caporioni della parte Ghibellina , dominante in Verona , Vicenza , Padova, Piacenza, Reggio, Cremona, e Vercelli. Accrefceva il loro timore la calata in Italia di Corrado figlio di Federigo II. allora Re di Germania, che veniva a prendere l’eredità delle due Sicilie. Ho iole Let-