Settantesimaprima. 4j i -COVO di Modena la terra e pefchiera Quaramulam, pertinentem de Comi-tatù Regienfi, cum omm d-flnclu ibidem le gali ter pertinente. Quindi con altro Diploma dell’Anno 904. al medetìmo Vefcovo confermò Caftellum quodòam jux a Civitatem Novam in territorio Mutinenfì, ab eodem Gottfre-do venerando Epjcopo a fundamentis ereclum, eo fcilicet ordine , ut nullus Dux, Comes , Vicecomes &c. in jam dieta firmiate ai que Caflcllo potejlatem ullam exercere pwfumat &c. Nè ¿blamente quefto Calvello , ma altri ancora turano allora in dominio del Vefcovo di Modena. Per quanto abbiamo da Liutprando Storico Lib. V. Cap. 12. Par. I. del Tomo li. Rer. Lai. Ugo Re d’Italia nell’ Anno 945. sdegnato contra di Guido Vefcovo di Modena , perchè ribellatoti aveffe prefo il partito di Berengario li. congregati* copits ad ejus Caflrum Vineolam venit , idque vìnhter, fed inutiliter oppugnava . Scorrettamente fu ivi ftampato Niveolam . Ma nell’ antico Manufcritto della Biblioteca Cefarea è chiaramente fcritto Vineolam , come notai alla pag. 476. Del medetìmo Cartello fi fa menzione in una Carta del 968. eliftente nell’ Archivio de’ Canonici di Modena con quefte parole : Placuit aòque conventi inter Domnus W'iùone Epifco-pus fancle Motinenfis Ecclesie , necnon inter Dominico , qui & Franco , de Cajl o Vnioh &c. Ecco lo fteffo G lido V'efcovo , il cui Cartello oggidì Vigno,a ( potè anche edere fuo Allodiale )foitenne quel duro aiTedio dal Re Ugo. D’erto ora con titolo di Marchefe fotto il Sereniffimo Duca di Modera è padrone D. Gaetmo Boncompagno Duca di Sora, e Principe di Piombino; e in erto ( mi tìa lecito il pagare quefto tributo d’amore ) io nacqui nel 1672. 11 fuddetu» Berengario li. nell’Anno 950. concedette al me-delìmo Guido Vefcovo omntm difiricium in Cafìris, quod Avenius nominatury vel Rovereto, five Ctvitas Nova, vel ljabardum\ teloneum quoque, & curaturam9 & redkibuionem ipflus Riparia, & livaturam navium, & quicquiò Pars Publica inibi habere & exigere poieji ufque in fluvio Padì . Lafcio andare altre memorie pervenire a quello che più importa; cioè che Corrado Primo fra gl’Imperatori concedette ad Ingons Vefcovo di Modena omnem Co-vùtatum ejusdem Cìviiatis . Ne ho io pubblicato il Diploma, dato nell’An-no 1038. ma confettando, che nelle Note Cronologiche di erto tì tru«-va dello fconcerto . Potrebbe anche papere , che ne’fuoi Succertbri tì con-tinuaiTe quefto dominio, fe forte autentica un’ altra Scrittura dell’ Anno 1092. in cui Eribeno Vefcovo concede aWuoi Cittadini a titolo di Livel- lo alcune terre ad noflram ampliandam Civitatem. Di qui ancora feguireb-be, che in que’ tempi la celebre Conteffa Matilda non forte Conteffa di Modena. Ma io truovo del buio in tali notiziee però di più non ne dico . Non fecero di meno, anzi fecero di più tanti altri Vefcovi d’Italia in que’ tempi. Avvenne, che nel Secolo Nono i Saraceni, g'i Ungri , oggidì Ungheri, gente barbara, riempierono di ftragi , faccheggi, eincendj le coa- irade