2-4° Dissertaz ione in quibuscumque negotds incipìendis vel exercendis penitus obfervanda, quum non Jìt in diebus fpes nojlra ponenda &c. Pofcia nell’ Articulo 35. aggiugne : Nam ìlla, quce commemorajlis , idejl dici & ho ree obfcrvationes, incaniationes , joca, 6’ iniqua carmina, aique auguri a, pompee ac operationes Diaboli funt. M <1 quanto pertinace forte quert’ empia odervazione anche fra i feguaci di Gesù Grido, ne abbiamo l’efempio ne’Giorni Egiziaci, offervati dalia più remora antichità fino al Secolo XVI. dell’Era Criftiana con gran diligenza, ed anche ferirti ne’pubblici Calendarj, come dimoerai nella Prefazione a due d’eiìì nella Par. II. del Tomo II. Rer. hai. pag. 1023. Cioè in ciafcun Mefe fi credeva che corredero due Giorni sì infaudi, e di sì cattivo àugurio , e perciò notati nel loro fito , che operando fe ne dovea temere un’ infelice riufeita . Non folamente il volgo , ma anche 1 più accorti, fi guardavano da que’dì, credendo, che uta tradizione canonizzata da una sì grande antichità fi appoggiarti; a fodi fondamenti, che nondimeno era folamente fabbricata nelle nuvole, o fia nella Fantafia de gl’ Impoffori ne’ vecchi tempi. Si afcolti Santo Àgoitino nell’ Expof. E-pid. ad Gala tas Cap. 4. VulgatiJJimus ejl error Gentilium i/le, ut vel in a-gendis rebus, vel in expettandis eventibus vitee ac negotiorum fuorum, ab A-Jlrologis & Chaldceis notatos dies & menfes , & annos, & tempora obfervent. Rolandino Storico nel Lib. III. Cap. 9. della Cronica all’Anno 1236. narrando un’infelice fpedizione de’Padovani, fcrive: Et movit exercitus de Padua die III. intrante Ottobre, & erat JEgypdaca dies illa. Pcfcia nel Lib. IV. Cap. V. deferivendo lo sfortunato sforzo del Marchefe di Erte contra di Padova nell’ Anno 1238. così parla : Venit cum multa turba, & armata manu , ufque in Pratum Vallis , quod ejl in fuburbio Civitads , & Juit hoc in XIIL Julii prcejcriptì Anni MCCXXXVIII. & erat JEgypdaca dies illa : come appunto è notato a quel giorno nel Calendario da me dato alla luce . Ma di quanto grande antichità fia quella Superdizione , fi può raccogliere dal Calendario di Furio Dionifio Filocalo, fpettante all’An-di Crifto 354. e dato alla luce dal P. Janningo della Compagnia di Gesù nel Tomo VII. di Luglio fra gli Atti de’Santi, dove fi leggono a ciafcun Mefe due giorni Egiziaci. Quanto lungamente ancora durarte la fuperdiziofa odervazione di sì fatti giorni, lo dimortra , per tralafciar altri efempli , un Breviario Romano, ornato di belle miniature , e ieritto circa l’Anno 1480. che fi conferva nella Biblioteca Eftenfe . Quivi è un Calendario , in cui fi veggono notati a ciafcun Mefe i Giorni, anzi anche i’ore perniciofe. Al Mefe di Gennaio fi leggono querti due verfi: Prima dies Jani timor ejl, & Séptima vani, Nona parli bellum , fed Quinta dat Hora flaoellum , Noti/lìmo è a gli Eruditi, con quanta pazzia, e con quanti fupeirtiziofi riti, danze, e vinime fi celebrartelo una yolta nel Romano Imperio le