$86 Dissertazione cofa dimoftrata fu prima di lui dal dottifììmo B gnon nelle annotazioni al primo Libro di Marcolfo . Che altrettanto fi olTervaffe in Italia, li può dedurre a parer mio dalla Legge promulgata nell’855. dall’lmperad r Lodovico Pi» nella Dieta Ticmefe o fia di Pavia , aggiunta da me a-ile Leggi de’ Longobardi nella Par. II. del Tom. 1. Rer. hai. Eccone le parole : StaiU'.mus autem , ut Eccìefice Dei per totius Regni 110fi ri fundatce terminos , Jub noflrce mmunnaùs tuitione fecua cum rebus & famihis per-mineatu , ceu P ree dece forum nojìrorum , pu (firrlorum videi cet Augujlorum y tempor-bus fuijje probantur, Earumque Reclores propriis urantur Pnvilegiis. Qui non eccettua ITmperadore alcuna Chiefa , tuite anzi le dichiara e-f nti. Non dice già di concedere qualche c.ifa di nu>vo, ma bensì protetta di confermar le conceffioni de’fuoi ant’celfori. Contuttociò potrebbe taluno oppo'ref, che le parole fub noflrce inmunitaiis tuirione non la-fciano di effere dubbiofe , potendo effe lignificare la femplice e nuda pro-tezion delle Chefe, appellata talvolta Mundiburdium, perchè fi coftu-jmò anticamente di concedere Lettere e Diplomi di sì f^tta tutela e Mun-diburdio, non tanto alle perfone Sacre, quanto alle Secolari. N’tbbi io fotto gli occhi gli efempli, p micolarmente ne’tempi di Ugo He d’Italia , che nel 918. prefe fotto il fuo Mundiburdio Luponem de Nu^arini co’Tuoi fig iuoh . Dall’Archivio de’Monaci Ohvetam di Santa M iria all* Organo in Verona, copiato c poi pubblicata da me ne fu il Diploma. Un a'tro puie ne divulgai, dato nell’Ann > fuddetto, in cui Anehi us , qui & A nr^o vacarur , babitator Ferrarla , cum conjuge fui nomine Theo-pergci ottenne d Ilo fteffo Re Ugo tuitionis Mundiburdum LArchiviode’ Canonici di Arezzo me ne fommimltrò anche un altro, nel quale fi vede, che nel 943. Hugo &. Loiharius Rsgts riceverono un ceito Bernardo e i fuoi figliuoli fub no fra tuitioms Munburdum, e a lui confermarono omnes res propnttatis fuce , cioè i beni sì mobili che imtnobi i ch’egli pof-fedeva . Un fomighante Diploma dato dall’Imperadore Lodovico 11. olii, a non so quii Grippo , voi lo troverete ftampato nella DilIVrt. XVII. de F.fco . l i che coniifteva dunque il vigore e la forza di quelle protezioni o Mundiburdi, che fi accordavano allora a i Secolari ? Nell’im-porre a chiunque aveflTe ofato d’inquietare e {turbare irg ultamente le perfone protette la pena prefitta dalle Leggi comuni non iolamente, ma anche nel coftrignerlo al pagamento di quella condanna che le carte de ì Mundiburdi aveano taffita. Nè furono alcuna volta differenti i Diplomi di tutela, che i Monifterj e le Chiefe fi procacciarono. Nel prelodato Archivio diSanta Maria all’Organo in Verona mi venne alle mani un Privilegio di Mundiburdio , ch’io poi diedi al pubblico . Il Momftero di Santa Maria di Gazo impetrò nel 928. da Ugo Re d’Italia fuee tuìtionis Mund/burdrum . Sembra che la protezione non fi itendeffe ad altro , fe non fe a reprimere chi avelie avuto l’ai dire di a/iquas conirariet&its jacere, aut