Settantesima. 411 prò vero prf.iio , quoò exinde debitor fum libi dare . Modo vero dare libi vifus Jum coja, ubi quondam Moreniulus refedere vfus fuet , & modo prejens re-fedet germano ejus Alipert. &c. Ego Ofprand Subdiaconus poflradita compievi & dedi. In quefto frumento fi leggono anche quefte parole una Torre de auro fbrita, voci di fuono della favella noftra Italiana. Sotto nome di Turns fabritce , cioè fabbricata o lavorata ex auro, ci fi accenna un aureo vaio facro, formato a guifa di Torre, per confervarvi, e portare in eflb 1’Eucariftia , o le Reliquie de i Santi . Gregorio Turonefe nel Libro I. al Cap. 86. de Giona Martyrum dice : tempus ad facrificium ejferendum advenit , acceptaque Turre Diaconus in qua myfltrium Dominici Corpons, ferre ccepit ad o/iium. Nel teftamento di Santo Aredio, pubblicato dal Ruinart nell’Appendice a Gregorio fuddetto, aggiugne effo Teftatore , che lurres, Calie es , P alias, & Cocperiorìa predicla Martyra-riis , cioè a i Rettori dell’Oratorio de’Martiri, ad cujlodiendum uadidi-mus . Stampata fu eziandio dallo fteffo Ruinarto Benedicho Calicis, & Patena: , & Turns. Potete parimente vedere ciò che ne dice il Du-Cange nel III. Libro della Coftantinopoli Criltiana alla pag. 54. Ma ritorniamo al Documento fopraccennato, che apparifce fcritto nell’Anno 7^3. col quale, poiché oclavo die infra Kalendas Apnlis ( laido ad altri il decidere fe X infra voglia dire ante o poft ) correva l’An-no Quarto di Aiftolf ), li può foftenere 1’una e l’alrra fentenza de’men-tovati Cronologi, e finalmente conchiudere , che Aiftolfo cominciò a regnar folamente dopol’Aprile del 749. A chiarezza maggiore di quefta fupputazione fu da me prodotto un Atto originale, traforino dall’Archivio Arcivetcovile di Lucca. Effo contiene una vendita fatta nel 752. cioè Anno Aiflolfu Regis Terno, in Menj'e Junio , Indiclione Quinta , da Per-prando tiglio di Wclperto Duca di Lucca o della Tofcana, a Walpran-do Vefcovo Lccchefe . Altrove ho io avvertito, che le Prefetture minori di Ducato e di Contado furono al più al più conferite durante la vita del Duca e del Conte , nè paffarono a i loro Eredi, fenza una grazia fpeziale de i Re. Il perchè Perprando figliuolo di Walperto Duca Lucchefe fu nominato in quella Carta fenza titolo alcuno. Nella Vita di Maiilda offervò il Pellegrini , che fratelli e figliuoli del Duca Wal-perto furono Petrifunjo, rammentato poc’ anzi , e Perprando, e il Vefcovo ÌValptando. Può intanto ognun riconofceie che le fuddette Carte s’ accordano colla fentenza del Sigonio . In oltre trovai nel prelodato Archivio una pergamena di vendita di due pezzi di terra, fatta dal Che-rico Vallerado al Mercatante Crifpinulo , regnante Dorn.no noflre A.flul-fu viro txcellentiffìmo Rex , Anno Regni ejus Quarto , Menfe Septembrì, Indizione Sexia . Quefto contratto avvenne per mio fentimento nel 752. nel principio della nuova Indizione incominciata nel Settembre. Dal confronto delle mentovate Carte io credo di poter dedurre, che avendo