Quarantesima sest a. 51 credere che quefti efercitaflero l’ufizio di Confoli in Ravenna. E veramente in quella Città nell’ Anno 990. molti Confoli fi truovano, come corta da un bel Placito da me pubblicato nella DiiTertazione XXXI. Così nella Prefazione alle Leggi Longobardiche Par. II. del Tomo I. Rer. Irai, rapportai un altro Placito del” Anno 1015. dove s> incontrano Confules Ferrari® ; e nella Cronica di Farfa circa que’ tempi comparifco-no Confules Romani. Ma altra cola furono i Confoli delle Città Italiane divenute Repubbliche , perchè ad erti veniva conferita la principale autorità , e fupremo regolamento de’ pubblici affari. Qdafi qui Ottone da Friiinga, Autore graviffimo , il quale nel Lib. II. de Gefl. Frider. I. Cap. 13. defcrivendo i coftumi de gl Italiani de’Tuoi tempi circa 1’ Anno 1156. così parla : In Civitatum difpofìtione , ac Reipublicce confervaiione , antiquorum adhuc Romanorum ìmitantur folertìam. Denìque Libertatem tan-¡opere affici a nt , ut Potefìans infolentiam fugiendo , Confulum potius quam ìm~ peranùum recjantur arbìtrio. Ci fa fapere dipoi, come e donde fi eleg-geffero i Confoli, foggiugnendo : Quumque tres inter eos Ordtnes, idefl Capitaneorum , Va Iv affo rum, & Plebis, effe nofcantur, ad reprìmendam Ju-perbiam, non de uno, fed de fìnc/ulis prceditti Confules elìcjuntur -, neve ad dominando libidinem prorumpant , fìngulis pane annis vanantur. Però fecondo quefto Autore, pare che iolamente tre Confoli fi eleggeflero , prefi da i tre Ordini del Popolo. Ma non s’accordano con tal iuppofizione le antiche Memorie, fcorgendofi , che nulla v’ era di certo e ftabile in quefto propofito nelle Città d’Italia , mentre ciafcuna fi regolava, come giudicava più comodo ed utile al proprio Governo, con eleggere chi due, chi quattro , e chi più Confoli. Nella Pace di Lucca dell’ Anno 11 24, eh’ io rapportai nella Par. I. Cap. 17. delle Antichità Eftenfi, fi truovano Sexagìnta Confulis in quella Città . In una Carta del Moniftero di Poli-rone , fpettante all’Anno 1126. fono nominati Albertus & A7^0 filii A70-nis , IVido filius Ugonìs de Bona , Opi^o de Colantono , & Albertus filius Bo-navacce de Pergerlo, Confules Mantuce. Che nel medefimo Secolo Dodici Conjoli governaflero la Città di Bergamo, l’ho moftrato nella Prefazione al Poema di Maftro Mosè Tom. V. Rer. Ital. Così circa il 1102, Genova era governata da quattro, o pure da fei Confoli ; e pofeia nel 1145. come s’ ha da Caffaro ne gli Annali Tom. VI. Rer. hai. ivi furono Confules de Communi quatuor, & de Placitis otto. Nel 1160. Confules de Communi quatuor, & de Placitis otto . E nel fuffeguente Confules de Communi quinque , Caufarum vero Confules fuerunt otto. Lo fteffo erano Confules de Placitis , che Confules Caufarum , appellati anche altrove Confules Jufluioe., effendo l’ufizio loro di decidere le liti, e di amminiftrar la giudizi a . E veramente non un folo era l’ordine, e l’impiego de i Confoli, perchè a gli uni veniva appoggiato il Governo Politico,- ad altri, perchè D 2 dotti