4^8 Dissertazione Occidente delle Confraternite di perfone pie. Odafi la Legge XÌIL Longobardica dello fteff© Carlo Augufto Par. il. dal Tomo 1. Rer. hai. De S ■xeramentis per Gddoniam ad invicem conjurantium , ut nemo fica e prczju-mat. Alio vero modo de illoru n eleemofy ns ; aut de incendio -, aut de naufragio ( aggiugne il Baluzio quamvis conhibenoam, cioè convenzione ) faciant : ne:no in hoc furare prcefunat. Trattando ora con pù attenzione di quel che fóci nelle Annotazioni a quella Legge, penfo che ivi fi pirli di alcune pie Confraternite, e quelle di Secolari, che foiTero in quel tempo . Imperocché Gddi, e Gidonia , o Gddoma ( e non già Geldo-ma, come è fcritto ne’Capitolari il in pati ) nienr’ altro fu che adunino, come infegna Papii Cromatico, cioè una Società o Fraternità, ficcome inoltro il Du Cange nel Gloffario, e prima di lui il V ilio Lib II. Gap. 8. de finis Strmoms. L’origine di quella voce viene dal Saloni co Gzgylìan, oGyldon che lignifica Pagare, come notò Guglielmo Sonriero nel Glof-lano Anglicano . Anche i Fiamminghi hanno Gii.le, e gl’ (nglefi Gyl-den . Cioè fi formavano Compagnie d’uomini, i quali fi obbligavano a pagar certa fomma di danaro, e di farne una fola borfa , per valer-fene poi ad opere pie, o pure a conviti, che fi facevano in determ nati tempi da i Confratelli . Forfè di là venne una voce Italiana, di gran tempo difufata , di cui fi fervirono gli Scrittori Tofcani, cioè Guilia'ia> lignificante un’unione o compagnia di foldati. In una Eptftola ferma dal Clero di Utrecht a Federigo Vefcovo di Colonia nel Secolo Xll. intorno a Tancheimo, o lì a Tmchelmo feduttore , fi l gg-, che un certo Manaffe avea liLtuita Confraternitatem quamdun, qua-n Gilda vulgo appellarti . Che le Gddonie mentovate da Carlo Magno follerò Società pie , affai lo indica la menzione ivi fatta delle Limo fi te. Cioè per quanto io vo’ conietturando, quei Compagni, appellati anche Congildones, fi obbligavano ad a.utar con Limitine ì poveri, e fpeztalmente chi aveiTe pati-ionincendio o naufragio. E perciocché coloro, che entravano in effa Società , giuravano di fodd sfare a gli oneri della medefitm, e di adempierne le leggi della Compagnia * ma venendo il cafo, o non volevano, o non potevano mantener la parola , onde venivano poi liti , e quel Giuramento tornava in danno delle lor anime: perciò il faggio Imoeradore permife bensì quelle Gildoiie, cioè Società, ma ne efclufe il Giuramento . Non s’ ha dunque da prendere qui Gdlonia per un illecita congiunzione , come ha una Chiofa preiTo il B duzio , ma sì bene per una Società legittima , e approvata dall’ autorità del Principe . Effendo Hata quella Legge inferita nelle Longobardiche , fi può per confeguente credere, che non folamente in Francia, ma anche in Italia, fi trovaffero delle Gii-donie, cioè Confraternita di Laici iftituite per motivo di Pietà e Religione . Ho chiamato queila una cpniettura fin qui . Aggiungo ora, che tal comet-