ClNQUANTESIMATERZ A. 14^ valleremo, ch’egli era per pigliare , l’erviiie in onore di eflb Dio e delia Chiefa . Se talun chiedefl'e, perchè entraiìe il Bagno in quella funzione, rifponderei crederlo io fatto, affinchè il Candidato, per quanto potette, fi proccuraiìe la pulizia del Corpo e dell’Anima, prima di entrare nel ruolo de’Cavalieri. A queiìo fine iì preparava egli colla Confef iion de’peccati , con la fanta Comunione , Vigilia , ed Orazioni. Si puliva poi il Corpo con tofare la barba e la capigliatura, col Bagno, e colle vefti nuove . Nicola o ha Cola di Rienzo, Tribuno de’ Romani, come s’ha dalla fua Vita al Cap. 25. fo fatto Cavalieri Vagniato nella notte de Satira Maria de’ Miefo Agoflo nell’Anno 1347. Cortui, ficcome uomo fantaftico , non volle fervidi di un Bagno volgare; ma per affettar magnificenza fi lavò nella Conca , dove ( fe s’ha da credere all’o-pinion volgare ) Coftantino Magno cercò la fanità , ovvero ottenne il Battesimo. Entrò nel Vagno ( iono parole di quell’Autore ) e vagnaofe nella Conca de lo Imperadore Coflantino , la quale ene de prstiofffimo pa-raone. Stupore eno quejìo a dicere . Meno fece la jente favellare. Uno Cit* tadino de Roma Mtffere Vico Scuotto Cavalieri li cinfe la Spata. Puoi fe addormio in uno lietto venerabile ; e jacque in quello Loco , che Je dice li Fonti de Santo Ianni . Là compio tutta quella notte . Chi bramaife più efempj di tal confuetudine , e di tutti i riti una volta ufati nella creazione de’ Cavalieri, vegga le Annotazioni di Edoardo BifTeo Inglefe al Libro di Nicolao Upton de fludio Militari ftampa-to in Londra nel 1654. e il Du-Cange nel Gloilario alla voce Miles e Mditia. Confulti ancora il Ditirambo del celebre Francefco Redi , intitolato B.acco in Tofana , dove fi truovano raccolte molte notizie intorno a quefto argomento. Io vi aggiugnerò un paffo di Franco Sacchetti Scrittore Fiorentino, che circa 1’Anno 1390. fcriffe le fu e Novelle. Così fcrive egli al Cap. 153. In quattro modi fon fatti Cavalieri, cioè Cavalieri Bagniti j Cavalieri di Corredo , Cavalieri di Scudo , e Cavalieri £Armi . I Cavalieri Bagnati fi fanno con grandiffime cerimonie , e conviene che feno lavati d’ ogni vi^io . Cavalieri di Corredo fon quelli , che con la Vefla verdebruna , e con la dorata ghirlanda prendono la Cavalleria ( adunque non per cagion del Convito furono cosi nomati ). Cavalieri di Scudo fon quelli, che fon fatti Cavalieri 0 da Popoli o da Signori, e vanno a pigliare la Cavalleria armati, e con la barbuta in te fa . Cavalieri 3’ Arme fon quelli , che nel principio delle battaglie, 0 nelle battaglie fi fanno Cavalieri . Debbo anche ricordare, che nella Biblioteca Eftenfe fi conferva un MSto col titolo : De ludo Schacorum , fvt de Monbus homtnum ; & de ojfciis Nobilitimi quem compojuit Frater Jacobus de Z .. . £ forfè de Zoaliis perché mancano le Lettere ) Ordinis Fratrum Prcedicatorum Januce naius. Ne ho fatta menzione altrove, e quefti fiorì nel Secolo XIII. o pure XIV. Nel Cap. 4. egli così parla : Militein fuper equum , armis omnibus decoraium , Di fi hai. T. ///, J r 1 K irn-