SES SAN TESI MAQUiNTA, 313 tero Novam Religionem inventat. Sei quicumque voluerit ad Relìgiontm converti, unam de approbatis a [fumai. Se prima di quefbo fanone eilo Pontefice avèa approvato gli Ordini de' Predicatori e Minori, niuna difficu'* tà ci fi prefenta fopra tal dererminazione. Ma Bernardo di Guidone nella Vita d’Innocenzo III. e Tolomeo da Lucca nella Tua Storia Ecctef. come fi può vedere nella Raccolta Rer. hai pretendano , che San Domenico nello Iteiìo Concilio deli’Anno 1 z 15. impetrale l’approvazione dell’Ordine fuo ; ed altrettanto dicono gli Scrittori Francescani , che San Francefco ottenefle la conferma del Tuo nel medefimo Concilio. Quanto a’Frati Predicatori, facilmente fi conciliano i tefti, perchè San Domenico configliato dal Papa ad eleggerli un’Ordine approvato, veramente eleffe quello de Canonici Regolari, talché-1’ iftituzione de’Predicatori non fi oppofe punto al Decreto del Concilio . In fatti fui principio erano eiìì Religiofi appellati Canonici fecondo la Regola di Santo Agoftino, e fe ne poiTono veder le pruove nella Storia Ecclefiailica del P. Gravefon , e nel Bollario dell’Ordine de’Predicatori , pubblicato e illullrato dal Chiarii!. P. Bremond, oggidì Generale digniffimo d’eiìo facro Ordine. Quanto a’ Frati Minori, abbiamo da Jacopo di Vitry Autore contemporaneo, da San Bonaventura, da Matteo Paris, ed altri antichi Storici, che l’Iftituto loro fi propagò fotto Papa Innocenzo III. ed anche venne da lui approvato . Quel che è certo , Onorio III. fu il primo, che nell’Anno 1223. con folenne rito e Bolla lo confermò. Abbiam veduto, quanto fi mollraiTe alieno 1’animo del fuddetto Innocenzo III. Pontefice fapientifTimo , e de’Padri Lateranenfi dall’ammettere ed approvare delle nuove Congregazioni di Religiofi , benché fi dica , ch’egli oltre a i fopradetti due Ordini approvale quelli della Trinità, e de gli Scolari. Tale fu fui principio il credito e concetto de’ Predicatori e Minori per la loro molta Pietà , zèlo , e fapere , che in breve tempo con ammirabil fuccefTo il loro Iftituto fi propagò per quafi tutta la Criilianità d’Occidente. Cagion fu così grande loro fortuna, che ii metteflero altri uomini pii ad inventare de’nuovi Ordini Religiofi, figurandoli ciafcuno , che poteiTero riufeire di utilità alla Chiefa di Dio. Però dalle lor preghiere era fovente importunata la Sede Apoftolica , chiedendone ognuno l’approvazione . Ma d’ altro femimento fu Gregorio X. Papa fantifììmo, e con eiTo lui i Padri del Concilio Generale li. di Lione nell’Anno 1272. i quali formarono il Decreto XXIII. colle feguenti pa^ role . Religionum diverjìtatem nimiam ne confufìonem inducerei, Generale Concilium ( cioè il Lateranenfe IV. ) confulta prohibitione vetuit : fed quia non folum Importuna petentium inhiatio , illorum pojìea Multiplicationem ex-torjìt , verum etiam aliquorum prcefumtuofa temeritas , àivèrforum Ordinum, precipue Menòicantium, quorum nondum approbationis meruere principium, tjfrenatam quafi. Multitudinem adinvenit : repeiita Coniiituiìone diiìriclius in- X 2 hd'é- V