Sessantesimaottà V a: 361 era mai per dismettere e rigettare quel punto sì Iacrofo di Difciplina * Dirò dunque in poche parole , che l’ufo delle facre Indulgenze a poco a poco fece decadere , e in fine mandò in oblio i Libri Peuitenziali. Fin dal principio della Ghiefa fu in potere de’ Vefcovi, e fpezialmente de’Ro-mani Pontefici, lo fminuire , o rilafciare affatto le penitenze de’peccati: autorità ingenita al facro lor miniffero. E quella Indulgenza allora eflì 1’efercitavano , che tempi calamitofi occorrevano, o l’impotenza, le in-firmità , la povertà, ed altre giufte cagioni la richiedevano, o configliavano. D’effa noi troviamo efempli preffo i Padri e Concilj, ma fpezialmente nelle Epiilole del Santo Vefcovo e Martire Cipriano . Io non dubito punto, che ne’tempi ancora, ne’quali erano in maggior vigore i Canoni Penitenziali, fcvente fi concedeiTero di fimili Indulgenze da’facri Partorì, a mifura de’bifogni pubblici o particolari. Nulladimeno il Seco- lo Undecimo quel fu, che cominciò ad aprire una firada più larga ad effe Indulgenze . Racconta Leone Oilienfe nel Lib. 3. Cap. 71. della Cronica Cafinenfe , che nell’ Anno 1087. Vittore III. Papa raunò un poderofo Efercito da tutte le parti d’Italia , inviandolo fub remijjione peccatorum omnium contro un’ Armata di masnadieri Infedeli , de’ quali riportò un’infi-gne vittoria. Commoffo dal quale efempio Urbano II. Pontefice, predicò pofcia la memorabile fpedizione de’Criiliani in Oriente per la liberazione della Terra fanta, allorché prefedeva al Concilio di Chiaramonte nell’ Anno 1096. dove determinò, che iter illud prò omni Pceniteniia fi de-veffe contare . Cioè che chiunque prefa la Croce foffe ito in Levante a militare contra de’ Saraceni goderebbe l’indulgenza e Remiffione di tutte le pene Penitenziali, nelle quali era incorfo fino allora. Si slargò poi anche più tal grazia, perchè fi concedeva a coloro ancora, che n&n potendo o volendo andare, contribuivano tanto danaro, quanto farebbe co-flato preffo a poco il viaggio. Un grande incentivo a Fedeli era queffa liberalità della Chiefa per paffare oltramare. E la raedefima fu poi dilatata anche per coloro , che andaffero in Ifpagna a portar 1’ armi contro i Saraceni. Durarono le Crociate in Oriente per quafi due Secoli. Oltre a ciò dopo il Mille ( fors’ anche prima ) cominciarono i fonimi Pontefici, e i Vefcovi , allorché fi faceva qualche Dedicazion d’ una Chiefa, a rimettere ai Popoli concorrenti una parte , tenue nondimeno , delle Penitenze . Nè qui fi fermò il corfo di tali Indulgenze. Copio-fe fi diftribuirono a chi vifitava il Tempio di Compoilella, o altriTem~ - pii di gran devozione, o militavano contro i Pagani, ed Eretici, o s’ impiegavano in altre opere (angolari di Religione , o Carità Criftiana. Certamente fii principio non fi concedevano fe non Indulgenze di pochi giorni ed anni , ri(erbando le Plenarie alle fole Crociate. Siccome coffa da un Breve di Papa Alcffandro III. dell’Anno 1177- egli concede Indulgenza di venti giorni a chiunque viiìterà 1% Chiefa di Santa Maria della Carità