[8.H.I9] Proposte alla commissione 265 mitato alle zone devastate. Baruch vuol dare ad ogni modo alle zone devastate la precedenza pei rifornimenti delle materie prime, ma finisce per accogliere il concetto di Crespi. Clémentel dichiara che il punto di vista della Francia è identico a quello dell’Italia, e pronuncia un discorso per dimostrare con cifre che anche la Francia intera è economicamente devastata. Chiede che la cooperazione fra alleati si eserciti su tre punti: materie prime, tonnellaggio e crediti. Le materie prime sono abbondanti, la loro distribuzione non dovrebbe per se stessa sollevare difficoltà. Ma si sono ora create insopportabili differenze nella distribuzione del tonnellaggio e nei noli marittimi, a tutto vantaggio dell’In-ghilterra. Bisogna continuare i crediti e fissare i cambi a tassi concordati, perché non scoppi una formidabile crisi. La discussione si prolunga e finalmente si approva il seguente paragrafo I del programma: « La commissione economica considererà quali misure dovranno essere prese per provvedere: « i° alla ripartizione delle materie prime e degli altri prodotti in vista della restaurazione delle regioni devastate; « 2° alla restaurazione economica dei paesi che hanno maggiormente sofferto della guerra; « 30 alle forniture ai paesi neutri ed ex nemici, senza detrimento per i paesi alleati ed associati.» Circa il paragrafo 2°, si propone che la commissione economica esamini quali misure comuni siano possibili e desiderabili per preparare la soppressione delle barriere economiche e l’eguaglianza delle condizioni commerciali. Essa esaminerà anche la rimessa in vigore o la soppressione dei trattati economici. Si nomina una commissione per la redazione del testo definitivo del programma, composta da Giannini per l’Italia, Serruys per la Francia, Llewellvn Smith per la Gran Bretagna, Young per l’America, Jamazaki per il Giappone. E si chiede che tale testo sia pronto per martedì, giorno undici.