Q U ARANTE SI MASETTIMA. 77 re di affai/Time Cartella il diftretto Modenefe. Il fu© Laudo, accennato dal Ghirardacci, 1’ho dato alla luce, e fu profferito nel 1204. A’Modenefi troppo iniqua parva quella Temenza , come anche accenna l’Autore de’vecchi Annali di Modena Tom. XI. Rer. Ital. Scrivendo egli al medeiìmo Anno 1204. Mutinenfes compromiferunt fe in Bononienftbus , qui tulerunt iniquum Laudum de confinibus Muùnce. Ma 1’ eforbitante potere de’ Bolognefi coftrinfe i Modenefi ad alleviare il Ior dolore con vani lamenti e querele, finché venuto Federigo IL Imperadore in Lombardia nell’Anno 1226. e portata al fuo Tribunale querta lite e doglianza , egli con fuo Diploma cafsò il 'Compromeflo e il Laudo fuddetto, riducendo al dovere i confini fra Modena e Bologna. Querto Documento ertrat-to dall’Archivio del Comune di Modena, fi legge ftampato dame. Restava un’altra parte delle montagne, feparata dal Contado di Modena, per cui fcorrono i due torrenti Dolo e Dragone, e i cui confini arrivano fino allo Spedale di San Pellegrino. Se anticamente fin colà il ftendefle il territorio della Città , ficcome certo fi {tendeva e rtende la Dicceli , memorie non truovo, che ne parlino. Sappiamo ben di ficm-ro , che circa I’ Anno 1065. da Beatrice Vedova di Bonifazio Duca e Marchefe di Tofcana , e dalla celebre ConteiTa Matilda fua Figlia , fu in quei monti fabbricato il Monirtero di Fraiììnoro, e magnificamente ancora dotato ; e che l’Abbate e i Monaci nel Secolo fuiTeguente erano Signori del Borgo di Fraiìinoro, e di varie Cartella in quelle parti. Son perite , o pallate in lontane parti le Carte di quel Moniftero , le cui rendite oggidì fono applicate al mantenimento de’ Maroniti in Roma ; e però non apparifce , chi deffe a que’Monaci un tal dominio . Solamente nell’ Archivio Arciducale di Mantova trovai, ed ho poi dato alla luce un Diploma originale, con cui nell’Anno 1164. Federigo I. Augufto confermò a Guglielmo Abbate del Moniftero di San Claudio di Frajftnoro tutti i fuoi Beni, annoverando fra effi Curtem de Metula cum Rocha & Ecclefta, & Curtem de Runco Sigefredi cum Caftro & Ecclefta , Curtem. de Variatila cum. Caftro & Ecclefta, Curtem de Ifola cum. Caftro & Ecclefta , Curtem di Aligonte cum Rocha , & Caftrum Montis Afte , & Caftrum Pigoli fere to-tum cum Ecclefta , & Caftrum de I\iaffa , & partern Caflri Laguxolì &c. Curtem de Campagnola cum Caftro &c. Curtem de Butrione cum Caftro & Ecclefta , Curtem de Cannitule cum pane Caftri &c. Era ben toccato a que’ Monaci un buon boccone ; ma in quel medefimo Secolo , 0 fia che i Modenefi mal fofFeriiìero tante Cartella in loro mano; o che gli rteilì Monaci fi lèntiffero inabili a fortenerfi contro la forza de’ vicini Cartellane lor nemici , bollendo fpezialmente allora la guerra fra il Sacerdozio e 1 Imperio, e ftando i Modenefi per la fparte Pontificia: è indubitato , che il,medefimo Guglielmo Abbate, e i fuoi Monaci fottopofero l’intera lor Signoria al Comune di Modena, come corta dallo Strumento dell’An- no