37° Dissertazione fa leggiamo , fe confirtnaiionem ejus Privilegii gratis concedere prò Sanclo-rum debita veneratione ; & parentum fuorum inibi quiefcentium devctione . Ma prima dell’elezione di Gregorio VII. al Pontificato pochi fi contavano in Europa i Moniiterj e le Chiefe, che foiTero in patrimonio della Camera Pontificia. Per confeguente rare anche furono allora le rendite de’ Ceniì. Adunque Gregorio VII, ficcome quegli che non perdonò a fatica alcuna, nè a ibllecirudine per proteggere ed ampliare la dignità della Sede Romana , non lafciò sfuggire occafion veruna , e proccurò con premura di tirare alla prefazione annuale di Cenfi al Palazzo Latera-nenfe, come moftrerò nella Differtazione LXXI. quanti Monilterj e Chie-fe potè, concedendo ad effi efenzioni , immunità, ed onori. Oltre quei Monifterj , che ad iniìnuazion di elio Papa Gregorio fi affuggettarono alla Sede Apostolica , ve ne furono più altri, che cercarono coll’ offerta del Cenfo alla Chiefa di Roma, di porfi in libertà, e ottennero di fot-trarfi dal diritto de’ Vefcovi , e di ufare la Mitra ed altri ornamenti Ve-fcovili. Nel Tomo I. del Bollario Cafinenfe alla Coftituzione VIII. fi ha che Urbano li. nell' Anno MXCI1. Apoflolicce memoria: prcedecefforis fui Gregari VII. inflitutis tenacius adharens , Cavenfe Ccenobium Privilegio fuo muniva , e decretò, che foffe Romance foli Ecclefìce fubjeclum, di modo che ejus fubjeclionìs cau(fa anno quohbet Abbas Romance Seòi tres aureos So-lidos exfolvat . Parimente la Conteffa Matilde nell’ Anno MCIV. affinchè rinfìgne Moniitero di Poltrone, fondato già dall’ Avo di lei, goieffe la protezion della Sede Apoftolica , ordinò, come fi legge preffo 1’Abbate Bacchini, ut Domno Apofìolico beati Retri Vicario , vel ejus Mijfio , prce-dicli Ccenobii Abbas , vel fuus Nuntius , per unumquemque annum tres Li-brzs piperis infra Menftm Madium perfolvere ftudeat , nullaque alia eidem Monaflerio fuperimpoftio fìat . Similmente Bernardus Comes & ttxor ejus Berta in manus Gregorii VII. Papce beato Peiro & fanclce ejus Romance Ecclefce obrulerunt il Moniitero delle facre Vergini di Cremona fotto il titolo di San Giovanni Evangeliita. Dipoi il mentovato Urbano II. nel Privilegio conceduto a Gisla Badeffa del Moniftero fuddetto nell’ Anno MXCVI. ad judicbum perceptce a Romana Ecclefa proteclionis , per annos jingulos Mediolanenfis monetee Denarios duodecim Lateranenf Pa/atio per-folvendos confìituit, come fi può vedere dalla Carta efiftente nel Capitolo de’Canonici di Cremona, da me copiata e poi Stampata . Altri Monilterj e Luoghi facri furono nel medefimo Secolo Unde-cimo e nel feguente Duodecimo eretti, e fottopofti alla Sede Apoftolica da i Fondatori, con obbligarci Monaci ad un Cenfo annuale da pagani alla Chiefa di Roma . Goffrido Martello Conte di Angiò fondatore del Moniffero Angioino , impofe a quel Luogo facro il pagamento di dodici Soldi annualmente alla Sede Apoftolica. A qnefta il Conte Guido della celebre fchiatta de’Conti Guidi, aveva offerto un fondo nella