[11.v11.19] Esposizione finanziaria di Schanzer 709 contro tutto e contro tutti. Ieri l’on. Carlo Schanzer, ministro del tesoro, ha fatto l’esposizione finanziaria. È documento notevole di sincerità e di chiarezza. Espone che la guerra è costata finora 90 miliardi di lire; toccheremo probabilmente i 100 miliardi in totale; che il debito pubblico è salito a quasi 78 miliardi; che il debito verso l’estero per spese di guerra ammonta a 20 miliardi, coperti largamente dalle nostre domande di riparazioni verso gli Stati vinti; che il deficit del bilancio per l’esercizio 1919-20 è di 2 miliardi e 750 milioni. I giornali, commentando l’esposizione finanziaria, accusano il governo di Orlando di non aver fatto presente agli alleati tutto lo sforzo finanziario dell’Italia e di non avere saputo farlo valere. Altra prova che la critica è spesso sciocca, quando non è in mala fede. Come possono dimenticare tutta l’azione che si è compiuta al riguardo, che hanno spesso riferita e certamente conosciuta? In questi ultimi giorni ho letto veementi attacchi di giornali sonniniani contro di me. Mi si accusa di tradimento per aver accettato di far parte della nuova delegazione Tittoni. Si capisce dagli articoli che il mio diverbio del 30 maggio con Sonnino, a proposito del patto Tardieu, è noto ai giornalisti e che si vuole farmelo pagare caro. Ma da tutto questo rilevo con dispiacere un solo fatto, che non mi sarei mai aspettato dall’ufficio della polizia di Orlando che sorvegliava anche internamente P Hotel Edouard VII. All’epoca del mio disparere con Orlando, quando cioè provocai il Consiglio dei ministri di Oulx, io scrissi a persona della mia famiglia una lettera privata che conteneva anche uno sfogo contro il mio capo. Impostai io stesso quella lettera nel tubo di vetro che dal pianerottolo del terzo piano porta le lettere alla cassetta postale del piano terreno. Ricordo che all’introduzione di quella lettera nel tubo di vetro assisteva un agente di polizia in borghese. La lettera non è mai arrivata al destinatario; e la parte