402- Dissertazione cantra nelle Carte di alcuni vecchi Papi, e finalmente pH monogramma deli’ Auguilo Ottone III. Significa dunque in un Tuo Diploma o fìa Lettera del 1001. Papa Silveflro II. al Suddetto Imperadore Ottone IH. di aver raccomandato a Guido Vefcovo di Pavia il mentovato Moniilero del Senatore , giacché Ab^tififam & fanctas Monialss, peffimorum n infeilaflero quel nubile Moniilero. Giudicò dunque meglio il mentovato Pontefice di cercare a quel Sacro Luogo un Protettore più vicino e più pronto a difenderlo , dichiarando nel tempo iK-iTo di non volere pregiudicato nè diminuito il diritto della Sede Apolitica su quel Moniilero raccomandato al Vefcovo non ad domìniu m per fubje&ionem , neque per extra ... doni nationem, nec per aliquam conditionem , fed ad Jolarn confecrationem & de-fenfionem . Con quella Bolla concorda l’altra, che Papa AlelTandro II. diede alle Monache Suddette , confermando loro nel 1061. rutti i Privilegi, come ognun può vedere nella Stamoa eh’10 ne feci dell’originale preio dali’ Archivio di quel Moni il ero. Parimente fi ricava dal Diploma iiinihnente confermarono da me già prodotto di Arrigo Re III. e Impe-rador If. di quello nome, darò nel 1054. che gli Auguili conobbero, che il Vefcovo di Pavia non avea diritto alcuno Sopra 1! Moniilero del Senature. Cosi pure dalla Boila originale di Papa Eugenio III. nel 1 148. data in favor delle Monache di San Martino di Agello Sul LuccheSe o Mallefe, conservata nell’ Archivio delle Monache di Santa G.uilina in Lucca , e già da me pubblicata , rifulta , che a quel Moniilero , quód fpe-ciahter beau Peiri juris exfì ut , il Suddetto Pontefice Libertaiem & ìm-munit item a D’ocefano Epifcopo induljìt. Altrove ho io parlato del celebre Moniilero Pompofiano, fituafo ora lui FerrareSe , e de i diritti eh’ elio avea Sopra le Chie e Parmc-ch ali a lui fottopsile, ad eSclufione dell’autorità del Vefcovo di Co-macchio e dell’ Arcivefcovo di Ravenna , perchè. Moniilero Suggetto immediatamente alla Sede Apoilohca. Quanto antica fofie la podeilà e il g us de’ Pontefici Romani su quel rinomatiffimo Sacro Luogo , 1’ abbiamo dalle Lettere di Papa Giovanni Vili, all’Auguilo Lodovico lì. Scritte nell'874. pubblicate dal Baluzio nel V. Tomo de’Mifcellanei alla p^g, 484. dove leggiamo: Monaflenum fanclcs Maria in Comaculo , quod Pomposa dici tur, & Monafterium fan3i Salvatoris ir Monte Feretri Oc. Ravennati Arcktepijcopo non abfìulimus . Sed ea Monafleria & Loca ab AnteceJJb-ribus noflris p offe (fa reperientes poffedimus, hacìenusque jure proprio retinumus. Vero è , che dall’ Imperadore Ottone III. e da gli altri Augulli riconosciuto