3 9 Dissertazione minori. Ve ne furono parimente de gli altri, che annualmente fi offerivano da gli Ecclefialtici al Re per ragione di oiTequio . Aveano apparenza di volontarj, ma però chi Se nefjffe aitenuto, non ii credeva libero nèficuro dal njii preitarli. Coniiiteva l’offerta in uno o più Equo-rum, Lancea, Scuti &c. e 1' ufanza era di darli ciaScun anno, laonde e-r ino appellati Dona annualia . L’ Augufto Lodovico II. nel Capitolare da me itampato nelle Leggi Longobardiche, voile che fi cercaffe , unde, vel qua Dona annualia , aut Tributa publica exigi deb¿ant . Predo il BjIu-zi ) nel quinte» Capitolare di Carlo Magno dell’Anno 803.1101 leggiamo, che chiunque in Dona Regia Caballos prcejentavent, in unumquemque fuum nomen fciptum habeat. Del Privilegio di Aidrico Arcivefcovo Senonenfe rappoita il Du-Cange quefte parole: Ep/fcopus quoque extgend s muneri-bus Abbaiem ejusdem loci, ( di San Remigio ) non gravet. Sed fuffìciai ei ad annua Dona Equus unus & Scutum cum Lancea . Que’ do ativi non appartenevano al Re, masi bene ali’ArciveScovo. Volete però vedere, che il Cìero pagava ai Re il Suddetto Dono tributario / Leggete il Diploma mandatomi dal Su Ottavio Angelo di Abramo Canonico della ChieSa Pnmiziale di PiSa. Lo Stampai iìccome cofa inedita. Effo contiene un Privilegio d’immunità e libertà conceduto nell’854. da Lodovico I. Re di Germania al Moniítero di San Gallo, e al Suo Abbate Grimaldo Arcicappellano del Re Suddetto . Non ne fa parola il M.ibdione ne gli Annali Benedettini. In quella Carta fi offetvano le voci Seguenti: Sta-tuimus etiam , ut annuatim inde Dona nojbce Seremiati vernant , Jtcui de ceteris M onajlenis, idtjl Caballi duo cum Scutis & Lancéis . Notate fu ut de ceieris Monajlenis. USo era dunque, che ciafcuno Abbate tributalfe ogni anno al Re Dona, confitenti in tquis duobus cum Scutis & Lancéis. !>’ altri due Diplomi non offtrvati o tralaSciati dal Mabillone ne gli Annali Benedettini, tenni io conto, Spettanti al mentovato Moniítero , e da me già dati alla luce, non Sapendo Se il Pubblico abbiali finora veduti. L’ uno d. effi è un Privilegio d’immunità e libertà conceduta da Lodovico Imperadore al Moniítero di San Gallo. Perciocché per tràScuraggine de’Copiiti queito Diploma a noi reità affai difctioSo, non oSerò 10 certo di afferire a quale de’ Lodovici Auguiti appartenga, nè in qu;ü Anno dalla Cancelleria loro Sortiffe . Nelle antiche litorie del Moniítero Sangal-ienfe, Stampate già dal Goldaito, truovo un Salomonem Abbatem , che colla mitra Abboziale congiure poi l’EpiScopale della Città di Coitanza. Nonostante che nella Carta Suddetta fi nomini Salamanus , il reputo io lo Stello che 1’ accennato Salomone . Queiti però fiorì dopo gl’ lmpera-dori Lodovico Pio , e 1’altro Lodovico figliuolo di Lottario. Nè a parer mio v’ha luogo di attribuirla a Lodovico III. ArelateSe Re ed Auguito, nè credo , che nel dominio di lui foffe poito il Moniítero di San Gallo. Di più: Chiaramente fi-legge , che il Diploma fu aclum Mantua Cintate.