198 Dissertazione Ciò che accadeva una volta alla Città di Modena pel gran concorfo de’Popoli a venerare San Geminiano, anche l’altre Città desideravano di fperimentarlo in caia propria ; e però ninna diligenza ommettevano per proccurare a feileile il poffeiTo di qualche Sacro Corpo , e maiiìma-mente di quelli, che Dio onorava con maggior copia di miracoli. Il perchè tanto i Re, e Principi, quanto i Veicovi ed Abbati oltre modo fi Studiavano di cercare ed impetrare Reliquie di Santi ; e beati poi fi tenevano potendone ottenere gl’ interi Corpi , con perfuaiìone che ne verrebbe loro un incredibil decoro , e un’infigne gloria, ed anche profitto alla Patria, o Bafilica , dove pegni cotanto venerabili fodero efpo-Sli alla pubblica divozione. Noto e celebre fi è, quanto operò Liutpran-do Re de’Longobardi circa i’ Anno 722.. Cioè quod Sarraceni, depopulata Sardinia, e da ni loca illa, ubi offa Auguflini Epijcopi ( Dottore della Chie-ia ) propter v aß a: io ne m Barbarorum olirti trans lata , & honor'tflce fuerant condita, fcedarent -, mißt co, & dato magno pieno accepit, & tran flit lit ea in Urbcm Ticinenfem. Sono parole di Paolo Diacono nella Storia Longobardica. Similmente Ailolfo Re de’medeiimi Longobardi, volendo fabbricare l’infigne Moniilero di Nonantola, impetrò da Papa Stefano IL il Corpo di San Stlveßro Papa , e quivi lo ripofe . Vedi 1' Opufcolo della Fondazione di quel Moniilero nella Par. II. del Tomo I. Rer. hai. Fu imitato quello Re da Lodovico II. Imperatore , Principe anfiofo d’illu-ilrare il più che poteffe il Moniilero di Cafauria da lui fondato nell’Ab-bruzzo, perchè anch’egli circa 1’ Anno 872. fece iftanza a Papa Adriano IL per ottenere il Corpo di San Clemente Papa e Martire (18), pochi anni prima trafportato dalla Crimea a Roma ; ed ottenutolo lo trasportò al nuovo fuo Moniilero. La Storia del me de fimo li legge nella Par. IL del Tomo IL Rer. Ital. Parimente nei Secolo ileflo volendo Everar-do Duca del Friuli edificare il Moniilero Cifoiiienfe , impetrò dalla Santa Sede il Corpo di San Calhfio Papa, come abbiamo da Frodoardo Lib, IV. Cap. 1. della Storia di Rems . Lafcio andare altri efempli. Di qua poi venne, che quafi tutti i Templi de’Criiliani prefero il lor nome e titolo da qualche Santo, Siccome Luoghi dedicati a Dio in onore de’fuoi Beati Servi. E perciocché quafi ogni Chiefa e Moniilero prendeva per fuo Patrono particolare alesino di eflì Santi, avvenne, che pafsò anche ne’Vefcovati, e ne’ MoniSlerj quel titolo, con iilabilirfi ivi come diilin-rivo da gli altri . Così fotto nome di Ve/covato di San Zenone s’intendeva quello di Verona ; di Santo Apollinare quello di Ravenna ; di Santo Ambrofio quello di Milano ; di San Geminiano quello di Modena &c. Perciò Io ileiio era donare a San Pietro , che alla Bafilica Vaticana ; a San Benedetto, che al Moniilero di Monte Cafino; a San Silveflro , che al MoniSlero Nonantolano j a San Vincenzo, che al Moniilero del Volturno &c. In che tempo s’introduceSTero sì fatte denominazioni, non fi (ig) Vidi le Ar^ntiaiwni \n fine d'J Turno, Pu0