260 Commissione finanziaria [6.11.19] librio economico e il disordine sociale in tutti i paesi e per assicurare ai paesi che più hanno sofferto della guerra i compensi atti ad eliminare le inferiorità economiche che si oppongono alla loro sistemazione; e anche questioni permanenti e cioè la formulazione di norme atte ad assicurare la lealtà e l’equità dei rapporti commerciali fra le Nazioni ritornate al regime di pace. Per oggi ci siamo limitati alla nomina del presidente, nella persona del ministro francese del commercio Clémen-tel, e a prendere atto del progetto, da lui preparato e presentato (e che io già conosco), di programma e di funzionamento della commissione. Ci riserviamo di presentare altri programmi da esaminare in comune. Ci riuniremo per esaminarli il giorno 8. Anche le altre commissioni sono al lavoro. Quella per le riparazioni ha tenuto seduta ieri ed oggi. Quella finanziaria, che come l’economica è commissione preparatoria, è composta per gli Stati Uniti da Albert Strauss, vice governatore del Federai Reserve Board; per la Gran Bretagna dal-l’on. Montagu, segretario di Stato per l’india; per la Francia da Klotz, ministro delle finanze; per l’Italia da Salan-dra; pel Giappone da Kengo Mori, agente commerciale dell’ambasciata di Londra. Essa ha tenuto la sua prima seduta ieri, nominando Salandra suo presidente. Segretario italiano è il capitano Guido Jung. Il Consiglio Supremo dei Big Ten ha udito il capo del governo di Praga, dr. Kramarz, ed il suo ministro degli esteri, dr. Benes. Essi hanno completato le rivendicazioni cecoslovacche, già in parte esposte alla fine di gennaio, chiedendo di incorporare regioni di nazionalità tedesca, magiara e rutena, formando cosi un importante Stato danubiano. 6 Febbraio. La mattina ho un lungo colloquio con Orlando sulla situazione finanziaria italiana, che devo esporre privata-mente a Wilson, al quale Orlando ha chiesto per me un