Settante si maseconda; 449 refima . Sappiamo ancora, eh’ eflì Fiorentini una volta lo chiamavano C trnafciale . Se chiedi l’origine di quella voce, ti dira Adriano Polito: Carnovale, quafi Carne vale, o perchè prevagha, e Je ne mangi affai, o per il bando , che da quel giorno in su (i dà alla Carne proibita dalla Quarejìma. II Ferrari all’ incontro fcrive , eiìère Carnovale lo ilello che Cam alia , fei-hcet Fcfla : ut Saturnale , Liberaha &c. Del loro parere fu Egidio Me-nagio. Per difetto di Erudizione Ecclefiaftica non colpirono queili Eruditi nel fegno. Imperciocché una volta fu in ufo prefl’o di n;olti, e particolarmente de’Monaci, il celiare di mangiar carne ne’giorni precedenti alla Quareiìma, ne’quali oggidì la gola del Popolo fa maggior fella , e fi proccura ogni forra di allegrie. Si ilupirà taluno al lentire, ef-ferci il iti tempi, ne’quali prima delia Quarelìma i Criftiani fi aitenette-ro dalle carni . Certo é nondimeno quello fatto , e da molti fi praticava, effendo a noi venuto un tal Rito dalla C h:efa Greca. Cioè folevano 1 Greci per tutta la Settimana di Settuagefima cibarfi di carni , ed anche nella Domenica da noi chiamata la Stttagefima. Nel feguente Lunedì , e reiìo della Settimana , e neila Domenica di Quinquagefima , non era permeilo il mangiar carni, e lolanunte fi ufavano u©va e Latticini. Però la Settimana della SeiÌHgefima da i Greci vien chiamata Apocreos , cioè Carnispnvium. Poi nel Lunedì dopo la Domenica di Quin-quagefima fi guardavano anche dall’ uova e Latticinj . Qneilo Rito nel Secolo Settimo e Ottavo dell'Era noftra a poco a poco s’introduce in varj Moniilerj, ed anche in alcune Chiefe, di modo che pedone v’e-rano, che dopo la Domenica di Seflagefima , ed altre fin dopo quella di Settuagefima rinunziavano a i cibi di carne , per fuperar gli altri nell’a-ilinenza, ufando nulladimeno uova e latticinj fino al principio della Qua-refima . Di qua venne, che predo gli Scrittori de’Secoli baffi, ciò che noi appelliamo Carnevale o Carnovale, era detto L arnisprivium. Predo gli Sp. gnuoli nella Mefla Mczarabica fi legge Dcminica ante carnes tcllendas, cioè la Domenica della Settuagefima . Perciocché alcuni dopo ella Domenica , altri dopo la Settagelnna , ed altri dopo la Quinquagefima cominciavano l’attinenza dalle carni. Tuttavia in Ifpagna , per atieilato del Covaruvia, il Carnovale è corrottamente chiamato Carrasiollendas in ve-' ce di Carnes tollendas . La voce Carntsprivium, di cui abbiamo parecchi efempli, fu introdotta da’ Monaci e Chetici. Il refto del Popolo, e molti ancora del Clero, ciò nonollante, feguitavano a cibarfi di carni fino al principio della Quarelìma. Però Carnevale furono appellati que’gior-ni , perchè fi dava 1’ Addio alla Carne; ficcome ancora Carne-lev amen ò.z\ Levar via le Carni: dalla qual voce fi potè anche formare Carnevale. Pref-fo I Ughelli in una Carta del i 195. Tom. VII. pag. 1321. e pretto Ro-moaldo Salernitano nella Cronica Tom. VII. pag. z41. Rer. Irai, leggiamo Carne-lev amen, e Carnis-levamen : voci {lenificanti, non già il prm-Dif lai. Tom. III. F f cipio