Settantesima. 405 vti. Chi ci potrà moftrare , che in que’tempi gli Abbati ufafTero quegli ornamenti? Lo fteflb Mabillone, all’Anno 840. dubitò aiTaiffimo della legittimità del Privilegio, che Tado Arcivefcov® Milanefe conferì a Pietro Abbate del Momftero di Santo Ambrofìo in Milano , perchè rei Documento fuddetto pubblicato dal Puricelli fi concede, che 1’Abbate ne’ giorni Dominicali ìndutus jandaliis, ceterìsque Epijcopaltbus or-ramentis celebri 1’ Officio divino : cofa , eh’ efTo Mabillone riguarda novam omnino & prò tempore ìnfolitam . £iò non oftante , torto grande mi farebbe chi penfafTe , eh’ io colle cofe finquì dette non ferbatìi concetto e ftima del rinomato Moniftero di Bobbio , degno della mia e altrui venerazione sì per 1’ infigne fua origine da un Perfonaggio fantiffimo, qual fu Colombano , il cui facro corpo vi fi conferva , come anche per 1’ efimia antichità di quel facro Luogo, e pe’ molti Privilegi e Diplomi ad efTo dati ne’Secoli antichiflìmi . Con tutto mio Èiacere dò fede alla Bolla di Onorio I. Papa, che nel 626. concedè a ertoldo Abbate Bobbiefe l’immunità del fuo Moniftero. Non ce ne la-feia dubitare il Monaco Giona, contemporaneo di Bertolfo , compagno di lui nel viaggio a Roma, e fcrittore della fua Vita pubblicata dal Su-rio e dal Mabillone . Io qui non mi dò briga di purgare da i molti errori, cagionati dall’ignoranza degli Stampatori, la Bolla fuddetta, già pubblicata dall’Ughelli nel Tomo IV. dell’Italia facra , e riprodotta dal Bollario Cafinefe . Dico e ripeto , che non ammetto tutti que’documenti , che fi fanno poffare per antichiffimi, i quali furono in tempo di gran lunga inferiore o finti o inventati , fia perchè fi voglia con efiì teftimonia-re di alcuna cofa accaduta alcuni Secoli prima, o perchè fi cerchi di perfuadere , che il firtema del decoro prefente fu lo ftefTo che quello de’ tempi antepaflati. Dureremo fatica a trovare chi faccia ficurtà, che il Diploma Adualdi Langobardorum Regis conceduto al mentovato Abbate Bertolfo, e divulgato dall’ Ughelli e dal Margarini, fia veramente un monumento (incero quando per atteftato del Mabillone fappiamo, che AttaU A'bat anteceflor di Bertolfo fopravvifle al Re Adalualdo , onde poi non potè 1’ Abbate Bertolfo fucceiTore di Aitala confeguir Privilegi da quel Re premorto. Leggete nulladimeno il Pagi all’Anno 636. non volendo io ora diffondermi maggiormente su quefta ricerca. V’ ha luogo bei sì di credere, che al Momftero infigne di Bobbio fofTe conceduta 1’ immunità, e negata fofTe al Vefcovo di Tortona la giurisdizione l'opra il medefimo Moniftero, da che San Colombano avea ridotto ad abitazione, coltura, e religione quel Luogo difabitato, allignatogli , non iug-getto già antecedentemente ad alcuno; come anche perchè al dire di Giona C cenob a procuL ab Urbibus Epijcopali non deberent minijlran dominio. Ma nel Secolo XI. di Ctifto talmente fu regolata la Diocefi del Moniftero Bobb efe , che diede occafione adiftituirvx un nuovo Vefcovato» D.f h al. T. III. Cc 3 Di