\ S E S S A N T E S 1 M A S E C O N D A . 2.8$ rii abbandonata dai Canonici la Comunità, e fciolta la coartazione. Poiché ognun cercava il proprio intereffe, mentre s’ era troppo rallentata la Difciplina Eccleiìaftica , e poco conto fi facea della Continenza e della Temperanza, particolarmente allorché più fi fcatenò la folla de’Vizj: giudicarono bene i Vefcovi di permettere, che i Canonici viveifero nelle lor cafe private, risparmiando così non pochi fcandali, che davano negli occhj d’ognuno. Da una Carta, che pubblicai nella Differt. XIV. fpettante all’Anno 1252. evidentemente fi raccoglie, che non molti anni prima i Canonici di Ferrara aveano diviio pojjejjlones Canonica interfe: parole indicanti già ceffata fra loro la Vita comune. Fiorì anche verfo la metà del Secolo precedente Geroo Propofto della Chie-fa Reicherspergenfe, il cui Libro De corrupto Ecclefice Jlatu fu pubblicato dal Baluzio nel Lib. V. Mifcell. Ora egli alla pag. 96. così fcrive. Nonne Jìmiliter & Canonici Epifcopalium Ecclejiarum vivunt de Jlipendio , Regulariter viventibus confiamo ? Et ipfi nullam penitus obfervant Regulam, neque faltem illam diffolutam, quam fibi a Ludovico dicune propojìtam, jeu impofitam. Quce quum eos jubeat in Clauflris Juis injìmul habitat'e, nec permittat illos extra Dormitoria fua dormire absque inevitabili caujja, non ita fit, fed unusquisque difcurrit, & dorrr.it ubi vult. Però in quafi tutte le Città fi veggono oggidì i Chioftri de’ Canonici, la maggior parte fabbricati vicino alle Cattedrali, che tuttavia portano il nome di Canonica'. pure quivi non reità alcun veftigio della loro antica Vita comune, e quafi Monadica , di modo che (blamente ferbata la lor compagnia nelle facre funzioni, ciafcun d’effi libero fe ne vive nel Secolo. Ora da che fi difciolfe il vincolo della menfa e domicilio fra i Canonici, allora % introduffero le Prebende, nome che difegnava quella porzion di rendite, che la Chiefa contribuiva, pmbebat a i Canonici viventi nelle private lor cafe pel vitto e veftito de’medefimi. Pare nondimeno, che melto prima fe non il nome, almen la cofa foffe in ufo in qualche Luogo. Raterio Vefcovo di Verona nel Secolo Decimo, nell’Opufcolo de Abbadola così fcrive: Ordinavi, ut quisque Presbyterorum annuaùm acci-peret inter Frumentum & Segallum ( Segala ) modia decem, inter Legumi-na & Miliurn modia decem ùc. Del refto anche alcuni de’Vefcovi con-corfero a fconcertar l’unione de’Canonici, coll’ occupare parte de’loro Beni, o con livellarli a lor capriccio. Però tempi ci furono, ne’quali i Canonici, quando fi facevano confermare da i Papi, Re, ed Impera-dori i lor Privilegi, proccuravano, che fi comandaffe a i Vefcovi di non ufurparfi i loro filabili e diritti. Ho io in pruova di ciò dato alla luce varj Diplomi di Re ed Auguiìi, e non so quante Bolle de’Papi. Farò qui (blamente menzione di un Diploma d’ Ugo, e Lottano Re d? Italia dell Anno 941. in favore de’ Canonici di Lucca, dove è cfpreffa-fnente comandato, che i Vefcovi non ufurpino alcuna padronanza Sopra