Documenti (n. 16) 763 accettata da voi, essendo inutile andare da Wilson con una formula che voi non accettereste. D’altronde si sa a priori che è impossibile far accettare da Wilson una proposta che ci desse subito, comunque larvata, la sovranità di Fiume; egli è dopo il comunicato troppo compromesso per indietreggiare. Dunque a noi pare necessario trovare una soluzione sull’esempio di quanto fu fatto per la Saar. Accennarono alla proposta Poincaré (vedi mio telegramma) pubblicata dal Temps di ieri e basata sulla costruzione del nuovo porto. Vi facevano però questa aggiunta, che l’amministrazione della Società delle Nazioni dovesse durare quindici anni ed essere seguita da un plebiscito come per la Saar. Se noi entrassimo in questo ordine di idee ovvero avessimo qualche proposta analoga da formulare, i nostri alleati si adoprerebbero vivamente a farla accettare da Wilson. Loucheur poi insisteva perché si facesse presto, atteso che, egli diceva, una volta incominciati in nostra assenza i negoziati con la Germania, Wilson sarebbe anche più intrattabile. Crespi ed io ci siamo sempre limitati ad ascoltare i nostri interlocutori, astenendoci da ogni parola che significasse accettazione anche per solo conto nostro delle loro idee ed insistendo invece per l’attribuzione della sovranità su Fiume all’Italia. Crespi telegrafa dal canto suo un sunto di questo colloquio al Presidente del Consiglio. Bonin DOCUMENTO N. 16 Attacco jugoslavo su Klagenfurt ('Telegramma del ministro Crespi al presidente del Consiglio Orlando) Da Parigi, 30 Aprile 1919. Attacco jugoslavo su Klagenfurt Villach, che non dubito sarà neutralizzato da noi colla massima prontezza ed energia, parmi modifichi situazione sostanzialmente. Pregoti comunicarmi subito per mia regola decisioni Governo ed istruzioni. Cordiali saluti