QuARANTESIMANONà. 99 di Moroello , col Marchefe Alberto fuo Zio , che obbligarono a quell’Atto tutti i loro uomini di Lunigiana a Pontremulo ufque ad Sar^anam . Ho io anche fatta parte al Pubblico de i Patti concordati nell’Anno 1214. fra i Confoli di Gaeta , e i Con/oh Ptfani per la quiete e Pace dell’ uno e dell’ altro Popolo. Non veggendofi ivi fatta menzione alcuna di Federigo IL Re allora dell’ una e l’altra Sicilia, i’embra poteriì argomentare , che il Popolo di Gaeta in que’ torbidi tempi fi foiTe ribellato , e iì regolale a forma di Repubblica. Molte altre fimi li convenzioni e paci potrebbe a noi fomminiftrare la Città di Pifa, come quella, che allora (tendeva ben lungi per terra e per mare la fua potenza , e teneva commerzio colle remote Città . Non ho certamente voluto tralafciare la Concordia (labilità nell’ Anno 1221. fra Ifnardo de Àntravenis perla Dìo grafia Podcjìà di Arles, e i Deputati di Bonacorfo figlio di Arrigo de Cane per la Dio gratta Podeftà di Pifa . Ivi gli Arelatenfi rimettono tutte le ingiurie e dan> ni inferiti da’Pifani ad effi , e al loro Arcìvejcovo Ugo, con formar pofcia buoni Patti di Pace e Commerzio fra 1’una e l’altra Città. Similmente fono (lati da me divolgati i Patti, che nell’Anno 1174. i Confoli di Pifa. ftabilirono co i Confoli della Città di Corneto, ficcome le Convenzioni (e-guite fra Rinieri Zeno Doge di Venezia, e il Comune di Pifa, (lipulate per mezzo de’ lor Proccuratori nel Borgo di Porta Saliceto fuori di Modena nella cafa di Abdemondo Albergatore , cioè ode, l’Anno 12^7. e pofcia confermate in Venezia. Fu in effo Strumento conchiufa Lega fra i Veneziani e Pifani cantra de’ Genovefi : della qual guerra trattano gli Annali della Città di Genova all’Anno 1258. Noi con ragione ricaviam molto piacere , e molto impariamo dalle Paci e Leghe fatte in quefti ultimi Secoli, le quali empiono oramai non pochi volumi. Sono ben più rare le formate ne’Secoli più vecchi, e contenendo anch’ effe di belle notizie fpettanti alla Storia barbarica dell’Italia , e a i coftumi, e al governo Politico di allora: però niuno negherà, che fieno tali Atti ancora degnidi (lima, e dovrebbe avermi qualche obbligo per aver io difleppellito e dato alla luce varj Atti delle Città italiane , che per buona ventura fi fon falvati da gl’ incendj, Taccheggi , ed altri umani accidenti. E primieramente ho pubblicato uno Strumento tratto dal Regiftro antico della Comunità di Modena, e fatto nel fine di Novembre dell’Anno 1278. in Caflrìs circa Colonìam in domo, in qua mo-rabatur Dominus Martìnus VaUarexius Poteftas Póduee , prcefente Nobili Viro Domino Obliane Marchione EJhnfi. In effa vien conchiufa una Lega delle Città di Padova, Cremona 3 Brefcia , Parma , Modena, e Ferrara , ad dampnunt, defìruclionem, & mortem perpetuam & fìnalem Veronenfìum ìntrìn-fecorum , & omnium amicorum fuorum . In quefta Alleanza entra ancora Gerardo da Camino . Quivi è efpreffo : falvis paclis faciis & initis inter Do-minum Ducem & Commune Venetiarum ex una parte, & Dominurn Mar- G z chia-