151 Dissertazione edere confideràto qual fupremo Sovrano del Ducato di Beneventonor* fuggetto a Carlo Magno , il quale colla depreifione del Re Deiìderio s’ era impadronito del rimanente del Regno Longobardico . Cosi i Dominanti di Salerno e Capoa , nati più tardi, affimi ero il titolo di Princìpi, cioè di Sovrani: del quale tuttoché non fi ferviffero i Signori di Napoli, iiccome contenti del nome di Duchi, Maefiri de Militi, o fia Generali della Milizia, o Confoli, ciò non ottante erano da annoverarli anch’efiì fra i Principi. Venivano quetti ultimi per lo più eletti dal Popolo , da cui, e talvolta da gl’Imperadori d’Oriente, confeguivano la loro autorità. Non diifomiglianti furono una volta i Dogi di Venezia. In oltre ne’ vecchi Secoli nella clafle de’Principi entravano anche i Mar che fi e Conti ( erano quetti ultimi chiamati Giudici da i Longobardi) gli uni per elezione del Re Governatori di una Provincia , e gli altri di una Città. Non portavano già quetti il nome di Principe , per tali nondimeno venivano riguardati; e qualora menzionati fi truovano nelle Storie di que’ tempi Pnmores Regni, Principes Regni, con quefto nome fono denotati i Duchi , Marche/i, e Comi, a’quali anche gli Arcivefcovi, e Vefcovi, ed al* cimi potenti Abbati s’hanno da aggiugnere. Quello, che in Italia avvenne, fi praticò parimente in Germania e nella Francia. Arnolfo Storico Milanefe Lib. I. Cap. 2. Tom. IV. Rer. Lai. fcnve , che circa 1’ Anno di Crifto 93 $. Jìatutum fuìjfe generale Paptce co'loquium cuncloruni Reons Principum. Polcia al Cap. 7. racconta , che Ottone il Grande conjilio Walperù Archiepifcopi Mediolanenfis, alio rum que. Regni Principum , calò in Italia. Così altrove quello Scrittore del Secolo XI. nel qual medesimo Secolo 'Wippone nella Vita di Corrado il Salico , Lamberto Scafna-burgenfe, e Liutprando Storico del precedente Secolo, ed altri, fotta nome di Principi denotano quelli, che poco fa accennammo. Moftrate-mi ora , fe vi dà l’animo , quegli antichiflìmi Duchi , Marchefi, e Conti, e il continuato loro dominio, e la lor difcendenza. La maggior parte d’ eiH è foggiaciuta alle vicende umane. Solamente i Veneti hanno confervata la non interrotta ferie de’lor Dogi, i quali non come una volta per fucceffione, ma per elezione, fono alzati a quel grado, e par-tifcono oggidì col Senato ed altri Magiftrati quell'ampia podettà , di cui godevano gli antichi/limi loro Anteceifori, con eflere divenuti più tofto di nome che di fatto Duchi . Per dono nondimeno di Dio fopra del torbido corfo di tanti Secoli a’è confervata fino al dì d’oggi la nobiliffima Famiglia de i Marchefi E fi e nfi, ora Duchi di Modena &c. pari a cui nell* ¡antichità non fi troverà forfè altra in Italia; e la quale propagata nel Secolo Undecimo in Germania , quivi alzò ad un grado fublime 1’ oggidì Regai Caia de i Duchi di Brunsvich, dominante ancora nella Gran Bretagna: ficcome con chiari Documenti ho io provato nella Par. I. delle Antichità Eftenfi. Così con felice fucceffione di (angue, e poffeiTo di un