24 Dissertazione atque Galenimi Latina Lingua converjos$ lòtjl Therapetttica Galeni ad Phi-lofophum Glaucoma: defiinaia, & Anonymum quendam , qui ex dive/fis Au-cìonbus probatur effe colleclus,. Deinde Aurelii C celli de Medicina , & tiip-pocratis de herbis & curis, diverfosque alios medendi Arie compofitos, quos vobis in Bibhothecce noflra finibus ( o /imbus ) reconditos, Deo auxiliante, dereliqui. Si meraviglierà taluno, ch’egli non nomini Celfo, chiamato da molti 1’ Jppocrate Latino; ma io tengo per certo, che s’abbia a correggere quel Cosili, e fcrivere Celjì. Tralafcio qui altri Medici Latini, pubblicati da Aldo Manuzio , e da Enrico Stefano. Sarebbe anche da. desiderare, che a queili Sì poteffero aggiug^ere, tradotti prima in Latino, alcuni Greci, che trattano di Chirurgia. Vidi io una volta nella Biblioteca Medicea un Codice MSto, che abbracciava la Chirurgia Hip-pocraiis , Galeni, Oribafii, Heliodori, Afclepìadis , Archigenis , Diochs, Amynt'X , A poi lo ini, Nimphiodori, Ephejli, Soraru , JEgìne’.cz, Pal- ladii. Ho di poi fotta premura al dottiiììmo Medico, e di Lingua Greca peritiffimo Sig. Antonio Cocchi Fiorentino, Bibliotecario e pubblico Lettore.nella Patria, acciocché imprendere la. traduzione e pubblicazione di quell’Opera. Se le mie preghiere avranno effetto, il tempo Io dirà. Stanno afeoiì tuttavia nelle Biblioteche alcuni Medici Latini de’ tempi barbari, che forfè non meritano d’eiTei;e Sprezzati, per fapere almeno la Storia della Medicina; ed alcuni eziandio fono Stampati, ma affatto negletti da i Medici moderni. Io ne ricorderò un Solo, cioè Guglielmo Piacentino , che nell’Arino 1275. in Verona compiè un’Opera Medico Chirurgica col titolo Summa confervationis & curadonis, qua Gulielmina dicitur Stampata in Venezia nel 1502. Fra 1’altre cofe, che ivi meritano confiderazione, fi tratta nel Lib. i. Cap. 48. De puflulis, & fcìfjuris , & corruptionibus, qua fiunt in virga 6* circa prceputium propter coitum cum Meretrice, vel foeda , rei ab alia caujja . Veiligj fon queili di quel Morbo, che noi crediamo introdotto in Italia folamente nel 1494. Mi fovvirene di aver letto nelle Tranfazioni Inglefì una* Differtazione , in cui fi pretende, che queilo Morbo molto prima di quel che Stimiamo fi provaffe nella Gran Bretagna. Nè Sembra diverfo da quello, che pati nell’Anno 1399. Niccolò Marchefe d’Elle, e Signor di Ferrara, Modena &c. Rrincipe inclinato alla libidine, e bollente allora per l’età gioyanile. Cosi Scrive a queir Anno Giacomo di .Delayto nel Tomo XVIII. Rer. hai. Dornimis Nicolaus Marchio paJJ’us fuit in inguine unum tuberem , five angum , qui fuit ita rabida molejìationis , qifod dubitaniibus quibusdam ex Medicis, ne joret morbus natura pefldentis, de fiilute ipfìus .Domini accidit non modica dubitatio. Sed divina gratta redaclus cum mede-lis ad mollificaitonem & faniem, & demum (cifjus, nihil attuili difpendii for-midati, & idem Dominus iri optimam valeiudinem evafìt in brevi. Perchè poi, eiièndo venuti i Franzefi a Napoli fui .fine del Secolo XV. quello Mor-