468 Dissertazione dere valumus : unde Apojlolica auttoritate caffi mas & evacuamus illa Prcece-pio., cjuce a Benedico & Gregorio injujbs Pontificihus Andrea Epìfcopo Perù-fino collata Junt de eodem vejìro NLonafierto . Del rei!) fe alcuno dimanda, che avvenire de’ Moniilerj dari in Benefizio , o fia Commenda , cioè fe quegli Abbati illegittimi comandaflèro a i Monaci quivi abitanti, o pure fe fi divoraiìèro tutte quelle rendite con cacciarne i Monaci: fi rifponde, che varj furono in ciò i collumi de gli ufurpatori . Imperciocché que'Secolari oVefcovi, che entrando iniquamente nella mefì’e altrui, confervavano qualche timor di Dio , e ftimolo di Religione, volevano in qualche parte provveduto al culto di Dio, e al mantenimento de’Monaci. Ballava loro d’efercitare i’ufiiio di Abbate, e di goderne le prerogative ed emolumenti , foliti a goderli da 1 legittimi Abbati. Molti erano quefli, e mailimamente il Gius di permutare, o concedere a Livello le Corti , le Cafieila, e i poderi de’facrì Luoghi, talvolta fenza nè pur ricercare il confenfo de’ Monaci. Però continuavano 1 Monaci fotto il loro Priore a celebrarci divini Ufizj, e al decoro-de’facri Templi nulla foleva mancare. Quanto moderatamente fi governafle in quello particolare Carlo Calvo Irtiperadoie , bene farà intenderlo da un iuo Diploma, da me tratto in luce, con cui egli concedette peli’Anno 877. a Giovanni V^ejcovo d’ A *~e 7^0 MonaflerMm Sancì: A lleimi , quod e idem Pia fu li Beneficiano jure concefjìrnus , & con/aret in Paw Senenfi aujue Cluflno , con obbligazione , che indefìnenier quadraginta ibi Monachi regulanter a&minijlrent , quatcnus Monafixus Orda ftcundum Sancii Be -ledici 1 doclrinam iti eo immutabili co uve'fittone colatur , & l.iudabll re-hcj-one fe nper in perpetuum celebretar ; e quibus altquo divina vocaùone amato y alter’us io. o infi.1tua.1ur, ne numerus rmnuaiur &c. Confervafi quel Diploma originai nell’ Archivio del Capitolo di Arezzo , e vi lì vede il Monogramma dell’ IrnperadorCj e la fottofcnzione del Notaro feruta con Lettere rof-fe , o fia con inchioflro rodo: il che non m’ è accaduto di offervare altrove. M 1 nè pur quella moderazione ballò ad altri, perchè o cacciarono tutti i Monaci, con divorar pofeia tutte quelle rendite; ovvero fatte due parti d’ effe, l’una, e per io p ù la migliore, ritenevamo per fe , e l’altra lasciavano a i Monaci, che fovente giacevano nella ]5bvertà e miferia vera. Servirà a quefto propofito un Diploma prezioso di Berengario I. Re d’Italia , ricavato dall’ Archivio de’ Benedettini di San Siilo di Piacenza , Mo-niilero nobilifììmo una volta di facre Vergini , dove Ageltruda Lnperadri-ce , Vedova del fu Guido Auguilo forfè fi ritirò , o pure collocò qualche fua Figlia . Fece ella iflanza al Re fuddetto nell’ Anno 898. quatenus eidem concederemus lerruoria ac loca , ubi nunc Moni fi eri a dinojcuntur effe confi rutti. Unum videlicet, quod nuncupatur Arabona in Camarinenfis finii u s , & alterum quod vocatur Flumen in Pago Afifio cani omnibus adja-centiis fuis f omnibus que rebus, & famlììs utriusque Jexus 6’c. Vedi che bella ge-