4i6	Dissertazione
cu : injaflas occajìoncs nquirendas , ulto umquam tempore ingrtdì audeat, aut exaclarc prccfumat. Si ferve della medefima formola lo fteiTo Auguflo in un Diploma conceduto al Moni itero di San Bavone di Gant nell* Anno 819. e riferito da Auberto Mireo nel Codice delle Donazioni. Anzi molto prima, cioè fotto gli iteffi Re della Stirpe Merovingia noi troviamo concedute limili efenzioni ad alcune Chiefe e Monifterj di Francia, come corta da i Diplomi rapportati o citati dal Mabillone nella Diplomatica , e ne gli Annali Benedettini, dal Coirne , da i Sammartani, e da altri. Non reflano in Italia memorie di tanta antichità. Contuttociò pof-fiam provare , che anche fotto gli ultimi Re Longobardi fi concedeva di quelle Immunità . Imperciocché il Re Adolfo nell’Auno 753. all’ mfi-gne Moniilero Nonantolano del Modenefe concede in un fuo Diploma, riferito nella pag. 192. della Par. II. del Tomo I. Rer. hai. Ui nullus Comes aut Gzjlaldus , vel Reipublica proximior, in quahbet p ree dici a invajio-nem facere audeat ullo in loco, nec ad caufas judiciario more audicndas , vel freda exigenda , aut manfiones vel paratas jiciendas , vel parafredos aut fl-dejuffsres tollendos , aut homines tam ingenuos , hbertos, quamque fervos Ju-per terram ipjìus Eccle(i<e manentes , fìve emphyieuticarios , nullo modo di-Jìringendos , nec ullas publicas junclionts , aut redhibiuones , vel illicitas oc-tafìones inquirendas, conjurgere audeat, vel exigere preejumat &c. Come poi quelle forinole fieno tanto fiorii a quelle, che abbiam tellè veduto ufate dipoi iti Francia , lafcerò cercarlo ad altri . Che anche all’ iniigne Mo-niflero di Santa Giulia di Brefcia fofle conceduta da Defiderio Re de i Longobardi, e fondatore del medefimo, 1’ efenzione da varie angherie e da’ pubblici tributi Anno XIV. Regni per indiclionem XII. 1’ abbiamo nel Bollario Cafinenfe Tom. II. pag. 18. Ma è corfo errore in quelle Note Cronologiche, perchè non fi accorda 1 ’ Indizione XII. colf Anno XlV% del Regno di Defiderio. In una antichiilìma ed unica copia, che a me dalle Relig'ofe di quel facro Luogo fu mothata, fi legge 1’ Indiatone X/. ma non fi toghe per quello la (concordanza. Sicuro è all’incontro, ed originale un Diploma di Carlo Magno Re de’ Franchi e Longobardi , col Sigillo di cera tuttavia confitto nella pergamena, che fi conferva nel riguardevol Archivio de’Canonici di Modena, dove quell’inclito Monarca concede a Gemimano li. Vefcovo di quella Citta le feguenti efen-zioni. Nullus Judex publicus ad caujas audiendum , vel freda exigendum , feu manfiones aut paratas faciendum , nec fid-ejuffionei tollendum , neque ho-mintbus ipfius Epifcopatus dflringendum &c. 11 rello fi può vedere nell’ira« lia facia dell’Ughelli. Fu dato quel Diploma Anno XIV. & IX. Regni noflri, cioè nell’Anno 782. Una fomighante , anzi più ampia munificenza usò il medefimo Re verfo la Chiefa di Reggio , come colla dall’Ap-pendice del Tomo V. della fuddetta Italia facra. Ad altri Vefcovi, per non dire a tutti, furono accordati in quel tempo fimili efenzioni.
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