491 Dissutaz io ne Vangelo, pnrte con divote Proceilioni , gli animi difcordi e feroci di que’Cittadini, che i più d eili condufle alla Penitenza e concordia. Leg-gefi quefto fatto ne gli Annali ftampati o manufcritti di quella Città . TS el medefimo Anno quefto valente Religiofo, habens dona facuncLice , acuì V euni & homines grattofus, multas prcedtcaiiones fecit per Paduam , imo etiam pj-r Civitates Marchia ( di Verona ) per Vdlas etiam. , & per Ca(ba : erai enitn curri ilio Deus : fono parole di Rolandino Storico contemporaneo nel Lib. 111. Cap. 7. della fua Cronica. Deiiderofa egli ancora di itabilir la Pace fra i Principi e le Città di Lombardia , fece vedete uno i'pettacolo non pria conofciuto in Italia. Cioè in un determinato giorno, e in un Luogo preffb l’Adige ( come fcrive Paris da Cereta’nel Tomo Vili. Rerum halicarum ) per comando fuo iì raunarono ad afcoltar la fua Predica Brixienfes , Mantuani , Irevtfìm, 0 Vicentini cum eorum Carro-ciis & carrettis , & maxima multuudo circumflantium Civitatum , videlicet de Bononia , Ferrarla , Mulina , Regio , & de Parma ; & reputatum futi, ibi fore & fuiffe quatuor centum milita perfonarum & ultra . Trattò egli una Pace generale fra que’ Popoli, ed io ne ho pubblicata lo Strumento . Cofa poi fuccedeffe, e che divemiie del medelimo Fra Giovanni, fi può vedere nella Difiert. LI. e preflfo il fuddttto Paris, come anche nella Cronica di Gerardo Maurilio, e in altre del prefato Tomo Rerum 1 al. Quel folo , che qui s’ ha da offervare è , che quello fu , fe non il primo almeno il più riguardevole elempio in Italia delle facre Miifiom fra i Cattolici, le quali oggidì con tanta utilità ii frequentano fra noi. Forfè San Norberto , pofeia Arcivefcovo di Maddeburgo , nell’ Anno 11 1 8. in Fiandra ed altri Luoghi diede un ìlluitre efempio delie Miffiom, che pofeia feguirono nelle contrade d’ Italia . Succedette pofeia nell’Anno 1260. dopo la morte dell’ empio Tiranno Eccelint) da Romano , un altro celebre fpettacolo di pubblica penitenza e Pietà. Cioè per valermi delle parole del Monaco Padovano nel Lib. III. della Cronica, Quum tota Itala multis ejjet flagttiis & fe-leribus inquinata, queedam fubita compun&io, & a Saculo inaudita , in\ifìt primitus Perujinos, Romanos pojìmodum , dein de jere Italtce Populos uni-verfos . In tantum itaque timor Domìni irruit fuper eos, quod Nobdes pari-ter & ignobiles , Jenes & juvenes , injantes etiam qutnque annorum , nudi per plateas Civitatis, opertis tantummodo pudendis, depojita verecundta bini & bini procejjìonaliter incedebant: fìngali Flagellum in mambus de corrigiis continenies , & cum gemitu & ploratu fe acriter fuper fcapulis ufque ad ef-fufionem fanguims verberantes &c. Centeni , milleni , decem milita quoque per Civitates Ecclefìas circuibant &c. Tunc fere omnes difeordes ad concordiam redìerunt. Ufurarli & rapto^s male ablata reflituere feflinabant &c. Trala-lcio il refto delia defcnzione , che ne fa elio Monaco Padovano , il qual pofeia foggiugne, che quefto inafpettato e mirabil ardore di Penitenza fi di-