QUARANTESIMASETT IMA. 67 vele la congiuntura . Non andrò forfè lungi dal vero, fe dirò, che i jVlilanefi, ficcome Popolo , che tanto nell’abbondanza, che nella ricchezza de’Cittadini , non avea chi gli flette al pari nella Lombardia, furono i primi non folamente a metterli in Libertà , ma anche a fervi-re di efempio a gli altri per ricuperare , aozi per dilatare fempre più 1* antico lor territorio. V’erano i Conti dei Seprio , che altrove abbiam veduto anche ne’vecchi Secoli fignoreggiare un Contado divifo dal Mila-nefe. V’erano i Conti della Martefana, della Borgheria, ed altri non pochi Signori di belle Terre e Cartella. Non andò molto, che la potenza de’ Milanefi arrivò a foitometterli tutti, oa renderli tributarj, parte coll’armi, parte colle minaccie. Veggaii Galvano Fiamma nel Manip. Fior, le cui parole furono efaminate di fopra nella Diflert. XXI. Al certo anche fotto gli Augufti Franchi ci furono tratti di paefe , frapporti fra 1’una e l’altra Città, che godevano l’onore del Comitato, ed ivi un Conte, cioè un Governatore, portovi da i Re od Augufti, ammi-niftrava la Giuftizia. Se s’ ha a preflar fede a Ricordano Malafpina , ed a Giovanni Villani, fin l’Anno di Crifto 1019. i Fiorentini entrati per tradimento nell’emula Città di Fiefole , la fpianarono, e prefì feco gli abitanti, li renderono lor Concittadini, e partecipi de gli onori di Firenze. Non so io ben intendere, come fatti tali s’ accordino con Io iiato politico di que’ tempi , e come allora potette l’una Città far guerra coll’altra, competendo querto folamente alle Città Libere . Noi lappiamo , che anche dopo la morte di Ugo potentifìimo Duca e Marchefe della Tofcana , ebbero il comando e governo di quella Provincia altri Duchi e Marchefi, fra’ quali Bonifazio Padre della celebre Contefla Matilda , e poi la fletta Matilda , Ducheffa di tutta la Tofcana. Sentì Scipione Ammirato quefta difficultà, e fe le oppofe nel Lib. I. della Storia Fiorentina. S’egli 1’ abbia levata, ne lafcerò il giudizio ad altri. Quanto a me oifervo , effere fatta menzione Civitatis Fcefulance nelle Lettere di Jacopo Vefcovo di Fiefole nell’Anno 1028. pretto l’Ughelli , e che nel Diploma di Corrado I. Augufto del 1027. pretto il medetìmo Ughelli vien dillinto il Contado Fiorentino dal Fiefolano. Raccontano pofcia i medefìmi Storici, che i Fiorentini nell’Anno 11 25. trovatala Rocca di Fiefole, che tuttavia ricufava di ubbidire, la forzarono coll’armi a renderli. Oh que-fto sì che niuna difficultà ho io a crederlo , perchè già Firenze, Pifa , ed altre Città di Tofcana aveano alzata la terta, e faceano guerre fra luro, o coi confinanti Nobili. Così nell’Anno 1135. disguftati i Fiorentini, perchè il Cartello di Monte Buono , dove erano Signori i Buondel-rnontì, faceva pagare un Dazio a i Mercatanti, che pattavano per colà, fi portarono ad attediarlo , e dopo averlo prefo e fmantellato , aggiunsero quelle campagne alla loro giurisdizione. Così nell’Anno 1138. come fcrive 1’ Ammirati iuniore , etto Popolo forzò il Conte Ugieri a ca- E 2 pito-