Dissertazione ione confecrate a Dio , quanto meno effi fi accontavano alla perfetta maniera di vivere de’Monaci. Imperciocché non profeifavano i Canonici la fevera Difciplina Monaftica, nè una affoluta Povertà, come dicemmo e tuttoché viveifero infieme nel Chioièro , pure non apparifce, che interamente rinunziaffero al Secolo. Entrò dunque fra loro l’Intereffe, il Luifo, ed anche ia Luffuria, talmente che in qualche Luogo di peggior condizione sì fcorgeva la vita de’ Canonici, che quella de’Laici, e a poco a poco ia lor comune abitazione reftò fenza abitatori. Accadde que-fto difordine fpezialmente nel Secolo Undecimo , in cui 1’ Erefia de’ Ni-colaiti entrò in corpo di molti Preti, Diaconi, e Suddiaconi per varie Città , e particolarmente in Milano , afpirando effi alla licenza di prendere Moglie a guiia de’Greci, libertà in Occidente fempre riprovata ne’ Miniftri dell’Altare. Per frenare o fchiantare queftiabufi , non omifero diligenze i Romani Pontefici Niccolò II. Aleffandro II. Gregorio VII. ed altri in quel medeiìmo Secolo, e non andò fer.za frutto il loro zelo ,• perchè fi riformarono in buona parte i coilumi del Clero , e di nuovo coll’ offervanza del Voto della Continenza fi rimife in molti luoghi la vita comune de’Canonici. Ho io pubblicata una Coftituzione , fatta in un Sinodo l’Anno 1070. da Erimanno Vefcovo di Volterra per rimettere in ufo il primiero iftituto de’ Canonici delia iua Chiefa . Ho parimente data alla luce una lunga Narrativa de’difordini introdotti in Arezzo da i Cu fi ohi delle Chiefe diSanto Stefano, e di San Donato , e corne i Canonici acquiftarono effe Chiefe. Ciò avvenne circa l’Anno 1092. Quivi molto lume fi truova per conofcere i coftumi di quel vecchio Clero , che non importa qui riferire. Solamente aggiugnerò, che anche dopo il Secolo XI. in alcuni Luoghi durò la vita ed abitazion comune de’ Canonici, forfè non mai interrotta. Ne ho la teftimonianza in una Bolla di Papa Calliflo 11. dell’Anno 1124. in cui compone una controverfia infor-ta fra Oberta Vefcovo di Cremona, e i Canonici, dicendo fra l’altre co-fe : Ad menjam Canonicorum quando cum Canonicis comederit cum uno Clerico., & uno Serviente, vel cum. duobus Clericis venia:. E pofcia : Domum in qua habitant, licei juris Epifcopi juerit, prò concordia ¡amen & Cantate danceps ad Commums Vita cohabitationem retineant . In un’ altra Carta di Grijfo?ie Vefcovo di Ferrara dell’ Anno 1141. conferma egli a’ fuoi Canonici Domum quoque Canonicorum cum Porticu &c. Potrebbonfi anche recar Documenti , che moftraffero continuata in qualche Luogo quefta comune vita de’ Canonici; e certamente anche nell’Anno 1205. nel medesimo Chioffro convivevano i Canonici della Chiefa Patriarcale Late-ranenfe, ciò coftando da una Lettera di Papa Innocenzo III. riferita dal Turrigio nel Libro delle facre Grotte Vaticane Par. II. Cap. 8. (24) Ma finalmente convien dire, che giunfe tempo, in cui fi vide andare in fafcio tutto quei nobile Iftituto, e dove più pretto, dove più tartan) Vedile Annotazioni in fine dii Tome. ^