4*6 Dissertazione Anno 763. fe dalle Calende di Gennaio cominciò a correre P Indizione Prima. 11 Labbè nel VI. Tomo de’ Coicilj alla pdg. 1689. riferifce una Bi lia dello fletto Pontefice, feruta Nonis Februani , imperante piijjìmo Auoujlo Conflintino a Deo cororato , Magno Imperatore, Anno XL. & p fi Conjulatum ejus Anno XX. ( o XIX. ) (ed & Leone Imperatole ejus Fino Anno VII. Indici one XII, PreiTo il Labbè fudderto fi legge un’altra Bolla di Papa Paolo I. fottoferitta da più Vefcovi, allora Cardinali della Chiei’a Romana, con quella Data IV. Nonas Jtinii, imperante Domno Conflantìno Attgujlo a Deo coronato, magno Imperatore , Anro XLI. ex quo cum paire regnare capii , & pofl Confutatimi ejus Anno XXI. Indiatone XIV. Combini chi legge le Note Cronologiche fuddette con quelle del Documento Brefciano , e poi fappia dire , (è in tutto concordano fra loro. Ma forfè il Margarino , poco accurato in altre nè pur qui avrà descritta a dovere quella pergamena. Ciò però che mi fa dubitarne maggiormente fi è , che al Privilegio del Pontefice Paolo I. fi fottoferivono Apollinaris , Otto , Julianus, Felix, e un altro Felix , Vefcovi tutti per avventura della Provincia Aquileiefe: quando quelli medefimi fi veggono fotroferitti nel Privilegio del Patriarca Sigualro , inferito nel Boll.»rio Cafinefe colla Data, Anno Defìderii Regis XVI. & Adelgìs XIV. Indi-elione XII. Tertio Idus Oclobns, cioè l’Anno di Crifto 772. 773. Ma nè pure quelle Note vanno efenti da errore. Io non so poi , fe in ufo fotte, che nella Bolle di quella forta fi fottoferivettero i Vefcovi, perchè questa fu l’ufanza del Secolo Duodecimo. Fate nulladimeno, che tale fof-fe il coihime a’tempi di Papa Paolo I. Non potrete certamente negare, che le Bolle e Decreti del Pontefice Romano furono fotroferitti da Vefcovi della Provincia Romana e da qne’Cardinali di allora. Perchè dunque Vefcovi di Provincia ftraniera fenderò in quella Bolla i nomi loro.'* Come mai fi trovarono in Roma tutti e cinque infierne i Vefci vi fo-pramentovati, i quali altrettanti di numero, dieci anni dopo , fottoferif-l’ero il Privilegio del Patriarca Sgualto ? Più. In amendue que’D>plo-roi voi leggetela fottoferizion d’ elli cinque Vefcovi conceputa colle lt effe parole e termini. Io ditti , ma indovinando, che que’ Prelati furono della Provincia Aquileiefe . Ora a fieri fco di non averne indizio alcuno, non ottante che Sigualto feriva di concedere quel Privilegio, concordan -tibus nobis reverenti (fimi s Eptfcopis nojlris, e Paolo Pontefice affermi di dare la fua Bolla concordantibus nobis reverendi(Jimis Coepifcopis no/iris. Gran Somigliànzà in quelle due brevi formole ! Così anche il MabiIJone ne gli Annali Benedettini all’ Anno 772. la fece da indovino, dicendo che Apollinaris Regienfis , Julianus Placentinus Epifcopì fottofenttero il Privilegio di Sigualto. Con etto lui che aveano che fare i Vefcovi di Reggio e di Piacenza ? Retta per fine da cercare , per qual ragione o motivo impetraiì’ero le Monache di Brefcia quel Diploma dal Patriarca Sigualto,