Cinquantesimaseconda; 117 fatti ne feguì una flrepitofa difcordia, a cui fi proccurò di mettere fine nel 1205. Perciocché, come fcrive il medefimo Corio, I Nobili ’bella. Repubblica Milanefe fecero accordo con quei della Credenza, proccurando Lam-telmo di Land nano j e in effo fi compromifero, acciò provvedere del regg:-mtmo comune. Non ebbe tal provvifione quel fucceflo , che i buoni deaeravano ; e però, tolti via i Confoli, fi tornò di nuovo ad eleggere un Podeflà annuale, in cui , e ne’Miniflri fuoi fi transferirono i diritti del Principato. Nè pure in tal forma fi potè flabilire la pubblica tranquillità, eflendofi per attediato del medefimo Storico nell’Anno 1219. fra Nobili e Plebei rinovata /’ antica feditone \ conciò fojfe che i Cattanj e Val-vaffori tenevano dalla parte del! Afldve[covo . E Principe della guerra fu co-fluuito Otto Mandello . L altra parte tra il Popolo e Credenza, e per fuo Capo elefjero Ardigetto Marcellino. E però nel fufleguente Anno 1226. ricredendo Federigo II. d’eifere coronato da i Milanefi , trovò bensì il partito de’Nobili ubbidiente a i fuoi voleri j ma la Plebe d’accordo col Configlio di Crederla s’oppofe, ed egli non potè ottenere l’intento fuo. Fermiamoci ora qui per cercare , che cofa foiTe una volta la Credenza, e il Configlio di Credenza. 11 Corio , come poco fa abbiam veduto , penfa , che quello nome denotaffe la Fazione de’ Plebei, cioè la mafia de’ più baffi Artefici, che congregata formafle il Configlio di Credenza. Di queflo parere furono ancora Trillano Calchi, Gian-Antonio Cafliglio-ne , 1’ Ofio , ed altri Storici Milanefi . Sembra , che il Sigonio fi lafciaffe condurre dal Cerio nella medefima fentenza , fcrivendo egli nel Lib. VII, de Regno hai. all’Anno 995. dopo aver narrata lTilituzione de’Capitani e Valvaffori: Reliqui vero, qui Artes opificiaque trattarunt, novo Je Credendo nòmine appellarunt. Pofcia nel principio del Lib. X. annovera tre Configli nelle Città Libere, cioè lo Speciale, il Generale, e quello della Credenza. Appena fi può negare, che una volta l’unione de gli Artefici Milanefi afl’umeflé il nome di Credenza , perchè Galvano dalla Fiamma nel Manip. Fior. Cap. 1-34. fcrifle circa il 1340. che fotto Ottone L o III. ( o pure più verifimilmente molto più tardi ) fi formarono in Milano due Ordini del Popolo . Gli uni, ne Plebeii viderentur, fe dixerunt effe Motta. Sed Artiß ce ditti funt Credenùa, ficut ßarmfices , Furnarii, Caligari/ , Surores, Fabri, Lanifice , Spedarli , Ccementarii, & Similes. A queflo fonte probabilmente han bevuto il Calchi , il Corio , ed altri. Ma io noa lafcio di dubitare , che il Fiamma, Scrittore poco per altro accurato , ci abbia delufi , e che avendo trovato ne’vecchi monumenti la Credenza, del Popolo o delt Arti, abbia ciò prefo per l’Aflemblea di tatti i più vili Artefici. Lafciamolo andare, e attendiamo noi più toflo a indagare cofa veramente fignificaffe ne gli antichi tempi la voce Credenza. Nient’ altro denotava efTa fe non Segreto, come giudiciofamente avvertirono gli Autori del Vocabolario della Crufca^con citare vari e Templi ricavati dai