44 Dissertazione Jìatit Dicece^urn. Vale a dire, che al Vefcovo di Parma tolta fu egni giurisdizione fui Moniftero, e la Chiefa fua battefimale di Brefcello; ma poiché quel facro Luogo pofledeva altre Chiefe Parrocchiali, od Ora-torj e Cappelle nelle Diocefi di Parma , Reggio , Ferrara &c. volle Papa Anaftafio , che intatto fopra di effe folle il gius de’Vefcovi Parmigiani, a feconda delle Coftituzioni del Sinodo precedente di Chiaramente. Di ufanza famigliarne riportai anche un’altra teftimonianza . A veruno non foggiaceva certo il Moniftero di San Benedetto di Polirone al Pò fui Mantovano, ficcome 1’ Abbate Bacchini chiaramente moftrò: lo che pure confermato fi vede dal Diploma ftampato di Arrigo IV. fra gl’ Imperadori nell’Anno 1123. in Acquisgrana . Quell’ Augufto comanda, ut nulla Clericalis , vel Laicalis perjona aliquam dominationem , aut ullum penitus prcelationis jus in prafato Monajlerio JanBi Benedich, prceter t\o-Ktanum Pontificem & Imperatorem , in ptrpetuum requirat. Tuttavia perchè nella Diocefi di Reggio alcune Chiefe appartenevano all’accennato Moniftero, io trovai che Henricus Abbas dimandò ed ottenne dal Vefcovo di Reggio la confermazione delle medefime nel 1 140. a condizione peiò, che i Cherici d’effe Chiefe Chrijma, Oleum Jcrnclum , & Ordines ricevef-fero dal Vefcovo Reggiano, e a lui annualmente pagaffero una penfione . Ne avete la pergamena da me pubblicata, e ricavata dal!’Archivio del Pubblico di Reggio. Impetrata fimilmente aveano gli Abbati anteceffori di Arrigo da i Vefcovi Eriberto , Buonfeniore, e Adelelmo la fteffa confermazione de i diritti e Chiefe loro, come apparifce dalla Coftituzione CLl. del Bollario Cafinefe, cioè dalla Bolla di Gualterio Arcivefcovo di Ravenna, confermótrice di tutti i beni, che que’Monaci poffedeva-no fui territorio Reggiano . Con quali onori poi fi riceveffero da i Monaci i Vefcovi, qualora fi portavano alle Chiefe fuddette , lo faprete da un’antica pergamena del Vefcovo di Lodi, la quale per la prima volta io diedi alle ftampe, copiata e trasmettami dal Puricelli. Nel 1125. Olrico Arcivefcovo di Milano fentenziò e pofe line ad una lite vertente fra i Vefcovi di Lodi e di Tortona a cagione di due Monifte:j , che 1’ uno e 1’ altro di cffi Prelati pretendeva che foffero loro fuggetti. In quel • Placito troverete nel tempo medefimo due Arcivefcovi Milanefi . Non ve ne maravigliate . Olricus era l’ordinario. Anfelmus era i! Coadiutore , ficcome avvertii nel Tomo V. Rer. Ital. nella Prefazione al Poema Cu-mano . Sottofcnffero in oltre la Sentenza fuddetta alcuni Vefcovi fugget-ti al Metropolitano Olrico, il quale dopo la depofizione di tre teftimo-uj , che aderivano aver veduto Opi^onem Laudenfem Epifcopum in Mo-najlerio Prceapiani tamquam proprium Epifcopum ac Dominum effe fufeeptum a Guidone Abbate & Monachis ejusdem Monajlerii, cum honefla & plenaria proceffione , cum campani* utique fonantibus, cum aqua beneficia & tncenfo &c. ibidem dij'poncraem & mora meni tamquam in domo fua, & placita inibì ttnen-