[a.m.ig] Incidenti di Spalato 3'3 2 Marzo. Vengono da me alcuni delegati ferroviari britannici e francesi per intese circa i treni diretti Londra-Stati balca-nici-Costantinopoli. Ieri a Roma si è riaperta la Camera con un grande discorso di Orlando, sia sulla politica interna, sia sui preliminari di pace. Mentre la Camera si è dimostrata fredda sulle diverse comunicazioni, è tutta scattata in una grande unanime manifestazione appena il Presidente del Consiglio ha accennato a Fiume italiana. Erano presenti tutti i ministri all’infuori di Sonnino e di me. Si è riaperto anche il Senato con la ripetizione delle comunicazioni del Governo, pure freddamente accolte, tranne che per l’accenno a Fiume, salutato anche dai senatori con vivissimi applausi. La propaganda violenta degli jugoslavi, che minacciano la guerra all’Italia se le loro voraci pretese non sono soddisfatte dalla conferenza, ha avuto un primo non certo desiderato effetto, ed è il ritiro dei contingenti di truppe americane dalla zona adriatica, cioè del reggimento di stanza a Fiume e di altri due disseminati nella regione. Anche dai giornali non favorevoli a noi si ricorda che Trumbic fu uno degli autori del Patto di Roma, durante le cui trattative si dimostrò sempre favorevole alle concessioni reciproche, mentre ora è diventato il portavoce delle richieste più assurde e più ostili all’Italia. Sono accaduti intanto nuovi gravi incidenti antitalia-ni a Spalato, dove essendo giunti, ciascuno sulla propria nave, gli ammiragli americano, inglese, francese e italiano per constatare se regna ordine in quella regione, ed essendosi il nostro ammiraglio, Cagni, recato in visita al Gasino italiano, una folla di energumeni croati ha assalito il Casino, fracassando a sassate tutte le finestre e colpendo con bastoni quanti italiani poterono incontrare. La gendarmeria è stata impotente, le truppe serbe non