2-14 Dissertazione gran numero di Martiri, fé vero foffe flato il loto Martirio, fapendofì, che le Chieie ufarono di (ìgnificar l’una all’altra la beata morte dì chi avea data la vita per Crifto. Vedefi bene ancor qui ciò, che anche in tante altre occaiioni ci accade, cioè che nelle cofe a noi grate e care facilmente diventiam ciechi, e andiamo in collera con chi ci vorrebbe guarire da sì dolce male. Certo chi penetra ne’gabinetti de’Secoli barbarici, non poche cofe ritruova, che (Vegliano il rifo eia compaiìione per la malizia, ma più fpeffo per l’ignoranza e femplicità di que’tem-pi. A me fece vedere il Canonico e pubblico Lettore deile facre Lettere in Ferrara Giufeppe Scalabrsni una fupplica data a Borio d’Efle Duca di Modena e Signor di Ferrara &c. da i Prendenti dello Spedale di Ferrara nel dì 17. di Dicembre del M59* dove chieggono: Che fi a loro conceduta facoltà ed arbitrio di fabbricare un Oratorio o fia un Altare folto IL nome e vocabolo Sancii Boms ( forfè Bovls ) five Bubonis de Antona in ipforum habltantiis &c. Curri hoc quod liceat ipjis fub di ciò nomine & vocabulo quceftuare, & e/eemofynas petere ubique locontm pr&fati Domini nofirl &c. Sanno gli Eruditi, che ne’Romanzi fu affai famofo il Paladino, nomato Buovo d3 Antona. C.afo mai che intendeffero. di parlare di lui i Ferrareiì: lafcerò che i Lettori profferifcano qui il loro giudizio. Debbo nondimeno avvertire, che in Voghera è onorato un San Bubone, di cui parlano i Bollandifli ai dì 22. di Maggio; ma non viene appellato d’Antona . Ora qui non vo’tacere, che il Chiarifs. Abbate Jacopo Facciolati, Profeffore di Filofofia nell’univerfità di Padova, e facilmente a’dì no-ftri principe della Latina eloquenza in Italia, alquanti anni fono, volle fentire il mio parere intorno a due Corpi, o vogliarn dire Offa di due creduti Santi, condotti da Roma a Padova nell’ Anno 1088. iniìeme col marmo contenente un’antichiiììma Ifcrizione. Trattandofi di efpor-re tali Corpi alla pubblica venerazione, deiiderava d’udire il mio fen-timento con richiedere fe io li teneffi per Corpi di Santi, ed anche Martiri, e quanti foffero i Martiri in effa Lapide enunziati. Alla villa ed efame de i Lettori io efporrò qui l’Ifcrizione fuddeita.