SESSANTESIM ANONA. 377 hannìs & Pauli , può baftantemente comprovare l’aiTunzion del noftro Cencio al Cardinalato Sacerdotale, e farcelo maggiormente riconofce-re per autore del Libro de’Cenfi. Finquì abbiam veduto Cencio o Cin-ihio, ed anche Centhio Cardinal della Chiefa Romana. Refta ora da ag-giugnere, eh’ egli nell’ Anno MCCXVI. fu eletto Romano Pontefice , e come tale governò dipoi fotto nome di Onorio III. la Chiefa di Dio. Ce ne aificura 1’ Abbate Urfpergenfe contemporaneo Scrittore , e da altri monumenti ciò vien provato dall’ Annalifta Rainaldo continuator deL Baronio. Vedete un poco , che Uom’egregio e rifpettabile folle Cencio o Centhio 0 Cinthio autor del Libro de’ Cenfi . Mi figuro ben io, che gli Eruditi ne avran gradita la ilampa , ch’io ne feci. Abbiam in quel Codice del’critti tutti i Vefcovati , che nel Secolo Decimoterzo la Chiefa Occidentale contava. In effo troviamo gran numero di Moniilerj , e di Chiefe , diverfi generi di Moneta , Luoghi facri e Moniilerj , che godevano immunità, fuggetti unicamente alla Sede Apollolica. Non niego, che fra quelli ne mancarono molti, e molti Cenfi celiarono, eh’ erano di rendita confiderabile alla Chiefa di Roma . Nulladimeno può eiTere utile all’Erudizione Ecclefiailica 1’aver cognizione di tutto ciò. Se col Codice di Cencio volefle unire la Bolla di Papa Niccolò IV. divulgata dal Martene e Durand Monaci Benedettini nel fecondo Tomo de’Scrittori antichi, voi avreile il catalogo de’Cenfi , che nel MCCXC. pagavano i Moniilerj e le Chiefe della Francia al Palazzo Lateranefe . Per ultimo non s ha da tacere j che i Camerlenghi fucceiTori di Cencio ag-giunfero dipoi al Libro fuo alcune cofe , onde non è maraviglia , fe vi fi leggono nominati Moniilerj fondati ne! Secolo Tredicefimo. Giunte di quella fatta non pregiudicano però al credito e fede dovuta a quel Codice, uè rendon dubbiofo il primo e vero Autore Cencio, che lo compofe. DISSERTAZIONE SETTANTESIMA. Delle Immunità , Privilegj, e Aggravj del Clero e delle Chiefe dopo la venuta de’ Barbari in Italia , LA materia , che ora imprendo a trattare, è si feconda , che fol quando avelli voglia di diffondermi , ne formerei agevolmente un Libro. Ma ficcome ho preferitta una ragionevol mifura alle DiiTertazioni prefenti , e da che fra gli Autori, che fcriffero dell’antica Immunità del Clero, Lodovico Tomailìni ampiamente ne ragionò e vi fi ilefe nella terza Parte del Libro primo de'Beneficj : apporterò io qui alcune poche notizie per iilruzione de’Lettori meno dotti, acciocché venendo l’occa- fione ,