3 ¿4 Dissertazione DISSERTAZIONE SESSANTESIMANONA. De i Cenjì, e delle Rendite fpettanti una volta alla Santa Cluefa Romana. QU al fi a a’tempi noftri la ricchezza e maeftà della Chiefa Romana, io sa ogni rozza perfona. Qual folie ne gli antichi Secoli, a i più , penfo io, che fia poco noto . Sia perciò a me permeilo di toccare quefto nobile argomento, acciocché chiunque voglia far paragone fra lo flato fuo prefente, e l’antico, pofTa aver qualche lume. Primieramente ftabilifco , che fin dal fuo principio avendo quefta Chiefa goduto il Primato fopra tutte 1’altre Chiefe , fempre l’abbondanza delle facoltà corrifpofe alla fua Dignità. Ma principalmente venne ella dotata di molti Beni e ricchezze, da che Coftantino il Grande abbracciò la fanta Religione di Grillo, e diede la pace alla Criftianità. Imperciocché, quantunque niuno Erudito ci fia oggidì, che non conofca e attefti faifa la famofa Donazione di Coftantino, che per più Secoli fu in gran credito: tuttavia convien confefiare, che Coftantino fi moftrò fomma-mente liberale verfo la Romana Chiefa, e più dell’altre 1’ornò ed arricchì . (32) A così credere fiara condotti da Anaftafio Bibliotecario nelle Vite de’ Romani Pontefici , ed anche dalla teftimonianza de’Pagani, allegata anche dal Cardinale Baronio . Racconta Ammiano Marcellino nel Lib. 27. Cap. 3. le turbolenze inforte nell’Anno 367. per l’elezione del nuovo Pantefice , effendo divifi i voti del Popolo fra Damafo e Urfi-cino -, poi foggiugne : Ñeque ego abnuo, oflemationem rerum conflderans Urbanarum, hujus rei cupidos ob impetranòum quod appeiunt , omni cernendone laterum jurgari debere : quum id adepti, futuri fint ita fecuri, ut diten-tur eblationihus Matronarum , procedantque vehiculis infidentes , circumfpecle vefliti, epulas curantes profufas , aito ut eorum convivía Regales fuperent menjas . Così un Etnico Scrittore, a cui ne aggiungo un altro, non già Scrittore, ma della prima Nobiltà di Roma, cioè Preteftato Confole designato. Di lui così parla San Girolamo nell’ Epift. 38. già 61. contro gli errori di Giovanni Gerofolimitano colle feguenti parole : Homo facri-legus & Idolorum cultor, folebxt ludens beato Papa Damafo licere : Facile me Romance Urbis Epifcopum , & ero protinus Chriflianus . Maligno Etnico era coftui, contuttociò fa egli abbaftanza intendere , qual folTe allora lo fplendore de’Romani Pontefici, e come cofpicua la magnificenza della Chiefa Romana , la quale nondiméno diffondeva fopra i Poveri una copiofa parte delle fue ricchezze. Nè folatnente abbondava ella di Beni (32) Veiì le Annoiii\}«n\ in fine del Tomo . flabi-