QUÀRANTESIMAQUINTA. 49 con altri Scrittori di quel tempo , addotti dal Cardinale Baronio , de-fcrive quel fatto , Fu allora rimeiTo in piedi il Senaro Romano, e fi cominciò 1’ Epoca de gli Anni del Senato. Ne feguirono varie guerre , dif-cordie , ed accordi, e fpezialmente nel 11 45- fi venne ad una total ribellione, che corto dipoi molto fangue. Fu allora , che il Prefetto di Roma ed altri fuoi conforti, per fottenere la parte de i Papi , formarono un credito di due mila Marche d’ argento colla camera Apoftolica, con vederti poi uno Strumento ricavato dal Codice di Cencio Camerario , e da me pubblicato , per cui da Papa Adriano IV. fu loro pagata 1’ una metà , e per 1’ altra fu impegnata Cività Cartellana . Ho del pari dato alla luce l’accordo feguito nell’Anno 1191. ita Papa Celejlino, e il fuddetto Senato. Anche altre Città e Terre dello Stato Pontificio vollero imitar 1’ efempio de’ Romani; e truovo fra 1’altre Orvieto, che prete forma di Repubblica, e creò i fuoi Confoli. Ma il prefato Adriano IV. Pontefice di gran mente e petto la rimife al primiero dovere nell* Anno 1157. fe non che permife a cjuel Popolo di ritenere i Confoli, ma fubordinati all’imperio del vero Sovrano , come cotta dallo Strumento , che ho renduto pubblico . Anche il Popolo di Corneto s’ era ufur-pata la Signoria; ma nel 1144. il ridurte all’ubbidienza , ciò apparendo da altro Documento, da me dato alle (lampe. Ne’ folamente le Città , ma anche molte Terre e Cartella in Lombardia in que’ tempi fi mrfero in Libertà, e cominciarono a reggerti co’ proprj Magiftrati , con aver cacciati gli antichi VaffalU de gl’Impera-dori , e i Caftellani . Di qua vennero col tempo tante Comunità in Italia. Da una Carta dell’ Archivio de’ Monaci Cillercienfi di Santo Ambrofio Maggiore di Milano, che intera ho prodotto, apparisce che la Terra di Bellajìo s’ era eretta in Comune , ed avea i proprj Confoli nel 1167. Federigo I. Imperadore contribuì non poco con de’Pri-vilegj a formar querte rutlicali Comunità. In un Diploma d’erto Arguito del 1158. dato in favore del Moniftero di San Dionitìo di Milano , con fotromettergli il Luogo di Melathe, fi vide ch’egli avea conceduto a quel Popolo poteflatem eligendi Homines ( cioè Confoli ) qui jurent de iis recjendts prò Comuni. Così nell’Archivio della Città di Modena fi truo-vano memorie di Cartella nelle montagne, le quali nel Secolo XII. s’ aveano attribuita 1’ Autocrazia , e collimiti i loro Confoli , ma che col tempo divennero o per amore o per forza fottopofte al Comune di Modena. Ne ho recato un Documento del 1179. E fin allora fi truovano Terre e Cartella, che aveano la propria Comunità , quantunque fogget-te a qualche Principe o Signore , come oggidì miriamo in tante Città . Siccome ho moftrato nella Par. I. delle Antichità Eftenfi , anche nel Secolo Undecimo la nobiliflima Cafa de’ Marchefi Eftenfi , oggidì Duchi di Modena &c. era Signora della nobil Terra d’Efte. E pur querta Dijf. hai. Tom. I. £) avea