314 Dissertazione hibemus , ut aliqui* de celerò novurn Ordinem ciut Religionem inventai , vcl habitum nova Religioni* affumat, cunclas affatim Religiones, & Ondine* Mendicante* , pojl dicium Concilium adinvento* , qui nullam confirmationem S&dis Apofloliccc meruerunt, perpetua prohibitiom fubjicimu* &c. Pofcia aggiugne il Pontefice: Sane ad P rczdicatorum & Minorum Ordine*, quos evidcns ex eis utilitas Ecclefics univerfali proveniens perhibet approbaios , prcefentem non patimur Conflitutionem exiendi. Ceterum Carmelitarum & Eremitarum Sancii Auguftini Ordines, quorum inflitutio dicium. Generale Concilium prxceffit, in fuo fiata manere concedimus , donec de ipfis fuerlt aliter ot-dmatum . Con que-#o Decreto come fi accordi una Bolla riferita nel Tomo I. del Bollario Romano, e data nell’Anno nz6. in cui Onorio III. Papa , con pochif-fime parole contro il folito approva la Regola de’Carmelitani, nè lafcerò ad altri 1’ efame. A noi baili di aver veduto , con quanta feverità nel Secolo XIII. tanto i Papi, che i Concilj Generali fi opponeflero alla moltiplicazione di nuovi Ordini Religiofi . Ma col tempo niun riguardo s’ebbe a sì fatti Decreti, ed inforfero , e fi ilabilirono altre Congregazioni d’uomini pii , fommamente al certo lodevoli ed utili alla Chiefa, di modo che oggidì ciafcuna Città abbonda delle varie loro Famiglie. E che dilli delle Città? Non v’ha Terra, Cartello, ed anche talvolta Villaggio, che non abbia uno o più Conventi ; e più ce ne farebbero, fe varj fommi Pontefici non avelfero meifo freno a i piccioli Mooifterj. Ma oifervandofi oggidì tanta copia, e infieme diverfità di Frati, Pre- ii , e Cherici Regolari, forfè può venire in mente ad alcuno di lodar la moderazione de gli antichi Secoli, perchè fenza paragone fu minore in que’ tempi il numero de’ Cherici Secolari, e fimilmente de’ Regolari, perchè non v’ era altro Ordine Monailico , che il Benedettino , e per lo più un fol Moniilero d’ elfi fi contava nelle Città. Ma non sì facilmente s’ ha da penfare, che ne’ vecchi tempi foife molto riftretto il numero de’Monaci e dei Monifterj. Imperciocché anche anticamente fi truo-vavano Città fornite di più Monifterj Benedettini dell’ uno e dell’ altro fello, de’quali non relia vefiigio a noftri tempi. Legganfi le Vite de’Ro-mani Pontefici raccolte da Analiafio Bibliotecario , e fi vedrà, che molti ne furono nella fola Città di Roma ne gli antichi Secoli. Per efempio, Gregorio II. Papa Monafleria, qua fecus Ba(ìlicam Sancii Pauli crani, ad foluudmem redatta , innovavit, atque ordinatis Jervis Dei Monachi* , congre-gationem confìituit, ut ibidem die nottuque Deo redderent laudes. Hic Geron• tocomium Sancite Dei Genitrici* ad Prcejepe Monaflerium inflituit. Atque Monaflerium Sancii Andrea Apofloli ad nimiam deduttum defertionem , in quo nec unus habebatur Monachus, adfcitis Monachi* ordinavit &c. Il me-defimo Papa ancora domum propriam in honorem fanttce Chrifli Martyri* A-gathcc, additi* a fundamento coenaculis , vel qua Mon>iflerio erant necefjaria, a novo confìruxit &c. Abbiamo oileryato, che anticamente più cT un Monile-