Dissertazione nanzi nel Governo la Plebe , eifendofi perdute le antiche Memorie de i Milanefi, non fi sa. Non una forte di Governo {labilmente fi confervò una volta nelle Città Libere d’Italia, ma di tre differenti fpezie di Governo or 1’una or 1’ altra fi praticò. L ' Arifìocratico fu de’foli Nobili, con efclufione della Plebe, come tuttavia fi oiferva nelle Repubbliche di Venezia, Genova, e Lucca. Il Democratico del folo Popolo, efclufi i Nobili, come foven-te avvenne in Siena, e talvolta anche in Genova, Bologna &c. il Mijlo comporto di Nobili e Popolari, con dividere fra loro gli Ufizj: il che fi oifervò non rade volte per quafi tutte le Libere Città. L’Italia, e la Grecia anticamente diedero efempli di quefti tre Governi. Bernardino di Corio, a cui dobbiamo molti monumenti della Repubblica Milanefe, che altronde non fi poflono fperare , fcrive nella Parte Prima della Storia di Milano, che nell’Anno 1191. fi contavano tre. Dominj in Milano. Era il primo dell’ Arcivefcovo , il quale godeva autorità e diritto fopra la vita de i Nobili privilegiati da gl’Imperadori , e il diritto della Zecca , e della pubblica Stadera. Stento io però a credere, che fino a quell’Anno duraffe tanta autorità ne gli Arcivefcovi di Milano. Molto prima sì 1’ aveano avuto, ed anche efercitato. Il Secondo era quello del Podefiày che dall’ Arcivescovo riceveva il Jusgladii. Ancor quefto può appartenere a tempi più antichi dell’Anno 1191. il Terzo Dominio coniifteva ne’ Confoli, de’quali uno fi chiamava/«¿«c Communis , o iìa della Comunità. Quefti al dire d’effo Corio, reggevano tutta la Città, ed erano colla voce del Popolo, cioè di Cento Artefici a nome di tutto il Popo- lo, eletti dall’Ordine de’Nobili. PaiTa poi adire nel 1198. era divifo iti quattro Magiftrati, cioè II Popolo graffo , come Mercatanti , o altri uomini mediocri, 1 quali defideravano di quiefcere , ed inclinavano al reggimento de i Duchi. Il fecondo reggimento fu la Credenza di Santo Ambrofio . Quefli erano i Mecanìci, come Macellai, Fornari, Calcola-i , e ¡imiti , i quali per d fender fi dalle contumelie & efiorfioni , che di continuo ricevevano da i Nobili fecero un Tribuno per loro Difenfore, il quale fu Drudo Marcellino , uomo di grande animo , e gli fiatuirono cento Libre di Tersoli in ciafcun anno per ifìipendio fuo. E da quelli nominati de' Botaci comperarono una Torre , la quale fino a i nofiri giorni fi nomina della Credenza . E tra loro fecero Confoli e Giudici ; e tutti quefii Artifii portavano una balzana bianca e nera . Il ter^o reggimento fu quello di Motta , i quali a petizione fua eleffero Ramerò de Cotti. Il quarto reggimento fu la parte de Cattami e Valvaffari, i quali fi governavano folto del/' Arcivefcovo ; e offerivano cofioro , che anticamente il dominio di Milano, tanto temporale , quanto fpintuale , apparteneva al Prefule della Città. E quefla parie de Nobili furono le infaferitte Famiglie , cioè Fifconti, Landriani &c. Ma come ciafcuno può prefentire , dovea effere un Regno cotanto divifo fuggetto a molti incomodi ; e in fatti