136 Dissertazione le deliberazioni, maffimamente de gli affari fcabrofi, intervenilTero gli Anziani o Savj , eletti per la lor Prudenza e onoratezza dal Popolo, de’quali anche nel Governo Ariflocratico Tempre fu fatta fingolare ili-ma ed ufo. Perciò anticamente la Laurea Dottorale era alfaiifimo prezzata, e gli ftefli Nobili con particolar cura attendevano allo fludio delle Leggi per pofcia addottorarli; perchè così erano poi più facilmente ammeiìi a gl’intimi Configli della Repubblica, e gloriola cofa riputavano eili di efl’ere chiamati Dottori e Cavalieri. La fperienza nondimeno fempre moiirò, che meglio fi governarono le Città, quando i foli Nobili, o pure i Nobili e il Popolo con animi concordi e podeflà temperata regolarono gli affari. Certamente eiàminato il Governo de’ foli Nobili, o del folo Popolo, fi troverà per lo più eil’erfi raccolti maggiori frutti di faviezza e felicità dal Reggimento de’ primi, che dall’ altro. S’introdufie ancora in que’tempi il coilume, che quantunque an-dattero d’accordo Nobili e Popolari nel Governo della Repubblica, pure non vi fi ammettevano que’Nobili, che in potenza andavano innanzi agli altri. Imperocché temevano troppo, che non reflaffe affai libertà a’voti e alle deliberazioni de’Cittadini, fe fi concedeva qualche autorità ne’Configli a perfone, che abbondavano di ricchezze, d’amici, e dipendenti; e però di fuperbia . Per quello fi efcludevano dal Confi-.glio, come fpezialmente apparifce da gli Atti antichi della Città di Modena, dove fono efpreffamente nominate le Famiglie più potenti, che non doveano aver parte nel Governo, Lo fleifo fu praticato in Brefcia nel 1330. come fcriife Jacopo Malvezzi nella Cronica di quella Città Tom. XIV. Rer. hai. Nè mancavano in altre Città efempli di fomigliarne cautela. DISSERTAZIONE C 1 N Q U A NT ESIMATERZA. Della JjlmiTione de’ Cavalieri, e dell' Infegne , che noi chiamiamo Arme . FRa i coflumi de’Secoli barbarici, uno, particolarmente allora in gran credito, ci fi prefenta; ma che da gran tempo è andato in dif-ufo, e che folamente fa bella comparfa nella Storia d’ allora. Voglio dire l’iflituzione de’ Militi, ora appellati Cavalieri. Già vedemmo nella DiíTert. XXVI. che fpezialmente preiTo gl’italiani fi dava il nomedi Militi a i Soldati, che militavano a cavallo nelle guerre, laddove i chiamati oggidì Fanti, e Soldati a piè, erano appellati Pedites, e da taluno Plebeìi Milttes. Ma folto altro lignificato, e di lunga mano più nobile,