ij6 Dissertaz io ne Iasione veniffe dal Canone frumentario, perchè ricavavano il vitto dalle ren< dite della Chiel’a. Io nulla deciderò, badando a noi di fapere, edere dati chiamati Canonici coloro, che profedavano la Regola de’ Cherici, facea-¡10 vita comune in un Chiodro, cantavano in Coro i divini Ufizj , e fa-ceano l’altre Ecclefiaftiche funzioni, tuttavia Secolari, e non Monaci , benché fi ftudiaffero d’imitare in gran parte la vita e difciplina Monadica . Di qua venne il nome delle Ore Canoniche per lignificare edo divino Ufizio, che era cantato da edì nell’ore determinate del dì e della notte. Fu anche dato il nome di Canonica al Chiodro, deve edì abitavano. Veggafi il TomaiTmi nell’Opera fopra lodata. Io non citerò le non il decreto di Papa Eugenio IL nel Concilio Romano dell’ Anno 826. Cap. 7. dove fi legge: NeceJJaria res ex fi flit, ut juxta Ecclejìam Clauflra cortjlituantur, in quibus Clerici difciplinis Ecclejiajlicis vacent. Itaque omnibus unum fzt Rejeclorium ac Dormitorium &c. Truovanfi ancora i Canonici appellati Cherici, come fi potrebbe provare con varj efempli; e qui certamente fi parla d’edì. Quello, che ora conviene offervare , fi è, ef-ferfi bensì dudiati Pippino e Carlo Magno per iftendere a tutte le Città l’iftituto de’Canonici, e di ben formare la loro vita : pure doverfi principalmente attribuir queda gloria all’ Imperador Lodovico Pio figlio di Carlo, perch’egli con fingoiar premura proccurò di dilatare queda forma di vivere non folo per ia Francia, ma anche per l’Italia. Cioè fu egli, che nel Concilio di Aquisgrana dell’Anno 816. ordinò a i Padri, che raccogiiedero da i varj Canoni, e da i Santi Padri tutto ciò, che pareffe più acconcio a ben formare la vita de’ Cherici; e fece in oltre, che fi compilaffe la Regola , che fi dovea offervare da i Canonici, e dalle Canenichejfe . Nè ommife diligenza alcuna , affinchè dapertutto s’ifti-tuiffero Collegi di Canonici, che fioriffero nell’ efercizio delie Virtù . Leggonfi ne gli Atti del fuddetto Concilio tutti i regolamenti fpettanri ad edì Cherici e Canonici. Oltre a ciò in un Capitolare d’effo Anno 816. predo il Baiuzio formò quefto Decreto : Quia vero Canonica profef-fio a multis partim ìgnorantìa, panini òefidia òehonefiabatur , operce pretium duximus, Deo aòjuvante , apuò facrum conventum ex diclis Sanctorum Pa-irum in unam Regulam Canonicorum & Canonicarum con ver tre , & Canonicis , vel Sanclimomalìbus fervanòam coniraÒere, ut per eam Canonicus ardo absque ambiguvtate pofjit Jervart &c. Amalario Diacono , affai celebre fra gli Scrittori Ecclcfiaftici, fopra gli altri faticò per formar quella iftru-zione . Tanta -cura del piidìmo Imperadore, e la premura de’Padri del Concilio d’Aquisgrana , cagion furono, che a poco a poco s’iftituirono anche in Italia Collegi di Canonici , di maniera che non ci fu col 'tempo Cattedrale alcuna, che non ne foffe decorata , con aver edì per abitazione il medefimo Chioftro , e la fteffa Menfa . Quanto poi al Du Cange, il quale nel Gleffario Latino alla voce Canonici penfa, che in que’ mede-