[29-vm.ig] D’Annunzio a Fiume 735 i° Settembre. Sono partito da Parigi ieri sera alle 21,35. Tutta la delegazione italiana e moltissimi amici delle altre delegazioni si erano dati convegno alla stazione e mi hanno fatto una dimostrazione che mi ha profondamente commosso. 11 Settembre. Ieri è stato firmato a Saint Germain il trattato con l’Austria. Firmarono per l’Italia Tittoni, Scialoja, Marconi, Ferraris. Il mio sigillo è stato apposto al trattato ed a giorni mi recherò a Parigi per firmare io pure. Con questo atto la mia missione sarà finita. 13 Settembre. Ieri, 12 settembre, a mezzogiorno, Gabriele d’Annunzio, con reparti di granatieri e nuclei di arditi, con mitragliatrici ed autoblindate, ha occupato Fiume. La notizia giunse a Nitti mentre sedeva al banco del Governo alla Camera. Egli esclamò forte: « Siamo alla vigilia della farne. Con questi atti si vuole affrettarla ». Con un comunicato alla stampa, il Governo annuncia di avere dato le più energiche disposizioni « perché il movimento sia subito arrestato e siano ricercate le responsabilità di un atto cosi inconsiderato come dannoso ». Se Gabriele d’Annunzio avesse tardato sei ore, la città sarebbe stata occupata da mille policemen inglesi, giunti con una nave britannica che al momento dell’occupazione entrava nel porto. Ricordo la esclamazione direttami da Lord Robert Cecil nel pomeriggio del 30 gennaio : « Fiume? Tou will never get it!» Ma Lord Robert Cecil non ha mai fatto i conti col patriottismo e con lo spirito di sacrificio degli italiani.