HISTORISCHE EINLEITUNG. 29 lontani, che molti di essi si sono espatriati per andane stabilirsi nella nuova Servia Russa, ed han deposto con tanto stento qui libri liturgici stampati in Russia, nei quali si contenevano preci publici per la Zara, che da essi Greci sudditi di V. M. si recidavan senza esistenza. Cosa non dovrà temerci da loro quando vedessero annidati nei loro contorni i Russi, che non solo proteggano e formentino ma sieno anche proati ad invitare ed a sostenere colla forza tutti coloro, che o professano o vogliono abbracciare il loro Rito e porsi sotto lo loro dominazione! Le Reppla. di Ragusa riverente ed ossequioso depone tutto ciò con altissima segretezza a piedi dell’ Augusto trono di V. M. per quel stretto obligo di chientela di cui si pregia e la piena confidenza che ripone nella potertissima protezzione di V. M. E nel tempo stesso soprafatta da giusti e forti timori della propria distruzione implora dal Clemente cuore della V. M. alcun forte riparo alla minaccio tali soversione. Non ardisa la Reppla. di supplicane la V. M. pur an soccorso cognito nelle vie Ministeriali. Spera essa la Reppe. di ottener l’intento qualor la V. M. si compiaccia di dare un nuvo ed efficace impulso all’ Augusto figlio gran Duce di Toscana, affinchè S. A. R. continessendo ed inalzando la benefica interposizione de buoni uffizis di già con somma degnazione principiati presso il commandante Russo Conte Orlow a favore della Reppla. giunga infina a persuaderlo a desister dalla pretensione contenuta ne sud’ due articoli, che al certo recherebbero alla Reppe. cui irreparbile rovine. Che delle Gracie umilissimo F. Dionisio Re m ed el li Domenicano. Ragusa, 3. Mayjio 1776. Ist das vorstehende Document lehrreich durch den Einblick, den es in die russische Politik des verflossenen Jahrhunderts gibt, so ist es auch interessant durch die Vermischung des kirchlichen Standpunktes mit dem politischen. Dem diplomatisirenden Dominicanermönch ist es zu verzeihen, wenn er in dem katholischen Ragusa in der Bewilligung des Baues einer griechischen Kirche und in der Zulassung eines russischen Consuls den Anfang der Zerstörung Ragusas und des Falles der katholischen Kirche daselbst erblickte. Wie unrichtig der Dominicaner die Sache beurtheilte, hat die nachfolgende Zeit gelehrt. Die Freiheit und der Wohlstand Ragusas ist durch die Franzosen in jener Zeit zerstört worden, in welcher Napoleon I mit dem Papstthum und der katholischen Hierarchie Frieden gemacht hat.