Programma della commissione economica [12.11.19] nemici. Viene poi l’indicazione delle misure utili a regolare l’esercizio da parte di cittadini di Stati ex nemici di certe professioni o affari durante il periodo che seguirà immediatamente la guerra; l’indicazione dei trattati e delle convenzioni di carattere economico che dovranno essere ripristinati o abrogati, delle convenzioni relative alla proprietà industriale, ai diritti di riproduzione, alle poste e telegrafi ecc. La commissione economica dovrà rimanere in contatto con le altre per gli argomenti di comune o dubbia competenza. Con una lettera firmata da Clémentel questo programma (che può dare materia ad un importante lavoro per la ri-costruzione dei paesi danneggiati dalla guerra e a molti articoli del trattato di pace da redigersi dalla commissione economica da nominarsi) viene oggi stesso comunicato a Clemenceau, presidente della conferenza della pace, onde i Big Ten possano decidere subito le nomine e le assegnazioni di lavoro. Noi cinque siamo stati incaricati di redigere questo importante programma il 27 gennaio, e coi nostri valorosi collaboratori in due settimane abbiamo assolto il nostro compito tanto delicato ed imponente, con indicazioni succinte ma molto precise, di ampia portata, tutte decise all’unanimità. Alle 16 mi reco al ministero dell’agricoltura per proseguire le trattative riguardanti le consegne dei fosfati; e poi sto fino a tarda ora in ufficio a studiare programmi e situazioni del mio ministero in base alle notizie che m’invia da Roma il mio sottosegretario marchese Nunziante. 12 Febbraio. Dopo una lunga telefonata col dott. Pirelli circa il lavoro della commissione economica, e colloqui con De Martino ed Attolico, mi reco al Consiglio Supremo di guerra, che deve udire il rapporto della commissione per i mezzi di costrizione contro la Germania.