[15.nl.19] Wilson visita Orlando Non si riesce ad accordarci e si passa ai voti; la proposta britannica è approvata per sei voti contro cinque. Faccio colazione col principe Murat; e alle 17 riprendo a presiedere la commissione dei porti e ferrovie. Durante la mia assenza di stamane i miei colleghi si sono quasi presi per i capelli; si è minacciato il rinvio della decisione sulla rappresentanza della commissione del Reno al Consiglio dei Dieci e non si è concluso nulla. Io riesco a rimettere il lavoro in marcia e a fare l’accordo generale, col concedere alla Francia la presidenza della commissione oltre che la parità dei voti con la Germania (4 voti), e due voti per ciascuno degli altri Stati interessati, compresa l’Italia. Si discutono poi le clausole da inserire nei trattati relative alle ferrovie. Oggi Orlando ha avuto un colloquio con Lloyd George e poi si è recato a far visita a Wilson. Questa sera alle 21 tutti erano felici al nostro Hotel Edoardo VII perché improvvisamente Wilson è venuto a restituire la visita ad Orlando, ed è rimasto in cordiale colloquio con lui per oltre un’ora. In questi colloqui si sono certamente presi gli accordi necessari per far progredire rapidamente i lavori della Conferenza e speriamo anche per decidere le più grosse questioni, che sono purtroppo ancora hi sospeso. A Weimar il ministro Noske ha reso conto della sua vittoria sugli spartachiani, che è costata molto sangue; e il présidente dei ministri Scheidemann ha protestato contro il progetto che si attribuisce alla Francia di creare una repubblica renana staccata dal Reich. Di questo progetto si è molto parlato fra noi della conferenza. A Bruxelles la Germania ha accettato le condizioni degli alleati, proposte dall’ammiraglio Wemyss per il rifornimento di viveri; consegneranno cosi 1.800.000 tonnellate di navi per il rifornimento di tutta Europa. La commissione per le responsabilità della guerra ha presentato al Consiglio Supremo dei Dieci le sue conclusioni.