333 Ostinazione croata [io.m.ig] compresi quelli riguardanti la ferrovia del Gottardo, sono minutamente discussi e con poche modificazioni approvati. Ho fatto procedere speditamente per l’urgenza di presentare i testi alla conferenza. Si finisce alle 12,45. All’albergo il dott. Pirelli mi riferisce sulla riunione della commissione economica che si è occupata delle proprie relazioni con la commissione delle riparazioni e con la finanziaria, in vista del coordinamento dei lavori. È annunciato il ritorno dell’on. Orlando, che nei giorni scorsi ha brillantemente sostenuto le discussioni alla Camera su importanti e delicati argomenti, come la situazione interna, la cessazione dell’attrezzatura economica di guerra, le indagini di una speciale commissione di quindici deputati sulle esportazioni durante la guerra, i lavori della conferenza della pace. Orlando ha riaffermato davanti al Parlamento ed al Paese la sua autorità, che sembrava scossa al suo arrivo in Italia. Qui lo attendiamo ansiosamente. Nel pomeriggio devo chiudermi in camera a riposare perché eccessivamente stanco. 10 Marzo. Alle 9 V2 seduta plenaria della commissione porti, vie d’acqua e ferrovie, che presiedo come al solito. Sono presenti tutti i delegati. Trumbic legge una dichiarazione con la quale mantiene le pretese di ieri e vota contro il progetto di clausole che ieri è stato approvato. Nessuno se ne commuove, ma si constata una volta di più la aggressività e la prepotenza della rappresentanza jugoslava. È poi da notare che mentre Trumbic parla con tanta arroganza del regno serbo-croato-sloveno, proprio in questi giorni scoppiano in Croazia moti separatisti. La Croazia non vuol saperne della dominazione serba. Si discutono le clausole da inserire nel trattato di pace per regolare la navigazione sul Reno, secondo proposte francesi; si discute anche di altri fiumi da internazionalizzare e di un canale da costruire eventualmente fra il Reno e