672 I firmatari tedeschi [27.v1.19] un’altra. Non si sarebbe potuto dire chi delle due fosse la padrona di casa, tanto la bella signora Vesnic era festeggiata. 27 Giugno. I giornali tedeschi pubblicano: « Un dispaccio ufficioso da Berlino dice che i ministri dell’impero Hermann Miil-ler e dott. Bell si sono decisi, dietro unanime preghiera del Governo, ad accettare l’incarico di firmare il trattato di pace come nuovi plenipotenziari tedeschi a Versailles ». Abbiamo consegnato al Quai d’Orsay i nostri sigilli, che devono essere apposti al trattato che firmeremo domani. Sono stato nominato nella commissione dei mandati con il colonnello House, Lord Milner, il ministro Simon, il visconte Chinda per il Giappone. Wilson e Lloyd George partiranno domani sera, dopo la firma del trattato. È stato deciso che da dopodomani riprenderà a funzionare il Consiglio dei Dieci, come Consiglio Supremo delle Potenze alleate ed associate alla conferenza della pace. A Budapest è scoppiata una controrivoluzione; ma i bol-scevichi al potere ne hanno avuto ragione. 28 Giugno. Parigi si sveglia sotto un magnifico sole d’estate, e appare in festa. In tutti, anche nella nostra dimora provvisoria, vibra un’animazione straordinaria, il senso della liberazione da un grande incubo. La firma del trattato avrà luogo a Versailles alle 15. Ma la mattinata e la serata vedranno ancora un lavoro febbrile in tutte le delegazioni, perché la partenza di Wilson e di Lloyd George segnerà questa sera la chiusura della fase più importante della conferenza; molte questioni si devono ancora regolare entro oggi, o indirizzare verso un prossimo regolamento. Alle undici sono al Consiglio Supremo dei Quattro con